Estate al cinema, è siccità di film
Solo piccole uscite per le prossime settimane nei cinema, chiusura anticipata dei cinema
Non accadeva da anni, ma quest’estate sembra di essere tornati indietro di almeno cinque o sei stagioni cinematografiche. Non c’è nessun film di calibro in uscita nelle sale per i prossimi mesi di giugno o luglio. Questo non vuol dire che non vi siano in uscita film di qualità come l’ultimo di Robert Altman, Radio America, o l’atteso Hooligans con Eljan Wood. E nemmeno che si smani dalla voglia di avere le sale piene di film commerciali. Semplicemente un grosso titolo, un cosiddetto blockbuster, costringerebbe le piccole sale a rimanere aperte, porterebbe qualche spettatore in più a una stagione già arida, e probabilmente aiuterebbe qualche altra sala cinematografica nella programmazione di film minori, portando spettatori anche a film che normalmente, come quest’anno, non ne avrebbero.
E così la programmazione estiva viene lasciata alle solite arene estive, che proiettano solo successi della stagione appena conclusa. Purtroppo nessun produttore ha osato, lasciando all’estate itlaiana il ruolo di immondezzaio dove film, a volte anche interessanti, vengono buttati allo sbaraglio, solo per dire che sono usciti nelle sale, ma senza alcuna promozione, senza garanzia.
Eppure, seppur supportato da un grande effetto mediatico, “Il codice da Vinci” uscito nella seconda metà di maggio, in sole tre settimane ha battutto gli incassi natalizi dei cine-panettoni nostrani, dimostrando così che la stagione estiva non è arida di spettatori.
Per ora, le ultime uscite “di grido” rimangono il catastrofico Poseidon e l’horror Omen-Il presagio. Per il resto, quasi calma piatta.
Ed ecco che quindi ci si trova senza film, con poca attenzione per il cinema, e costretti ad attendere l’autunno per pellicole che nel resto d’Europa e negli Stati Uniti vengono proiettati sui grandi schermi già in questi giorni. Come Miami Vice di Michael Mann con la coppia Collin Farrell e Jamie Foxx, oppure il secondo film della serie de I pirati dei Caraibi (7 luglio negli Usa) con un grande Johnny Depp, ma ancora Superman Return (10 giugno negli Stati Uniti) di Bryan Singer, già creatore degli X-men cinematografici, oppure World Trade Center (10 agosto) di un sempre intrigante e provocatorio Oliver Stone.
Complici anche i mondiali di calcio che probabilmente monopolizzeranno il mercato, a noi, poveri spettatori, non rimangono che le briciole di cinema chiudi per tre mesi come le scuole, i Dvd e qualche film via satellite. Sperando in una stagione diversa per la prossima estate.
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