Il gestore della discoteca: «Contrario a ciò che non si può controllare»

Secondo Andrea Corti, responsabile di un locale notturno, «la legalità costa e si paga all'ingresso»

«Siamo contrari a ciò che non si può controllare nemmeno in minima parte». Non ha dubbi Andrea Corti, gestore della discoteca Il Lido di Luino, intervistato dopo i fatti di Castelveccana, dove centinaia di giovani si sono dati appuntamento in riva al lago lo scorso weekend. «Partecipiamo a tutte le campagne sulla guida sicura, creiamo eventi mirati per i ragazzi delle scuole cercando di calmierare i prezzi ma allo stesso tempo evitando che si rimpinzino di alcol – spiega Andrea – . Cerchiamo di limitare le tensioni che si creano inevitabilmente in un luogo affollato al di fuori del locale. Questo non avviene in un rave».
I ragazzi che frequentano queste feste cercano cose più semplici ma meno costose. Ma il prezzo dei locali da ballo è giustificato? «Una discoteca che rispetta le regole ha costi enormi – continua il gestore – e questi vanno ad incidere sui prezzi d’ingresso e sulle consumazioni, prezzi che noi teniamo comunque fermi da tre anni perchè ci rendiamo conto benissimo della crisi che ci circonda e ci colpisce un po’ tutti». Alla classica domanda  "perchè la discoteca costa così tanto" il gestore del Lido risponde così: «
Descrivere il funzionamento di una discoteca è forse più difficile di quello che si può pensare. Dietro i grandi dj, dietro certe ragazze immagine e gli ospiti televisivi c’è un lavoro dai costi non indifferenti. La discoteca è una grande organizzazione che prevede tutto nei minimi particolari abbinando, musica, immagine, qualità del servizio, intrattenimento con effetti speciali».

Se vuoi la ragazza sensuale sul cubo che ti ammicca, insomma, devi pagare, se il cocktail non lo vuoi nel bicchiere di plastica col peggior rum devi pagare, se per tutta la sera non ti va di stare in piedi e vuoi il tavolo con la frutta fresca devi pagare. Questa è la logica ma si può anche evitare tutto questo, pagare l’ingresso con consumazione inclusa e accontentarsi. Messa così, sembra tutto democratico e corrispondente ai tempi che corrono (nella foto l’ingresso del luogo dove sabato scorso si è tenuto il rave, a Castelveccana). Ma qualche sassolino dalla scarpa se lo tolgono anche i gestori: «Vorremmo più controlli all’uscita da parte delle forze dell’ordine – conclude Andrea – chiediamo in sostanza che la legge che noi rispettiamo venga fatta rispettare anche dai clienti. Non possiamo fare il palloncino a tutti quelli che escono». Al Lido se entri prima di mezzanotte non paghi perchè la festa in disco si sposta sempre più in là nella notte e mentre negli anni ’60 all’una ti aspettavano a casa i genitori in piedi, oggi inizia la serata che si protrae oltre le quattro.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Giugno 2006
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