“Lavoro in aeroporto, servono più controlli sulla sicurezza”

La donna caduta dal portellone dell'aereo che stava pulendo è fuori pericolo, ma le è stata asportata la milza a ha un polmone perforato. I sindacati chiedono un confronto

I sindacati tornano sull’incidente occorso ieri sera, 22 giugno, alla lavoratrice di Malpensa caduta dal portellone dell’aereo che stava pulendo. Le sue condizioni sono gravi, ma è fuori pericolo: le hanno asportato la milza, ha un polmone perforato e un grave trauma cranico, ma se la caverà, nonostante il volo di 5 metri. La donna, S.C., 40 anni, di Samarate, assunta a tempo determinato dalla Nas, stava pulendo un Boeing 777 di Alitalia: mentre gettava giù dal portellone un sacco dell’immondizia ha perso l’equilibrio, schiantandosi al suolo: «Un’operazione di routine – spiega Mauro Ghiotti, della segreteria provinciale di Filt Cgil -, che però evidenzia quale sia il livello della sicurezza sul lavoro in aeroporto».

I lavoratori, dopo l’incidente delle 19 di ieri sera, si sono fermati per 2 ore, riunendosi spontaneamente in assemblea: trovare una collega a terra dopo un volo simile ha senza dubbio scosso chi lopera sul piazzale ogni giorno. Sull’incidente è stata aperta un’inchiesta: gli uomini dell’Asl sono intervenuti prontamente, le verifiche del caso verranno effettuate per chiarire responsabilità e mancanze: «Ci aspettiamo chiarezza – continua Ghiotti -, è grave che in aeroporto ci siano mancanze nei controlli, nonostante le leggi e la vigilanza costante del sindacato. I rischi sono quotidiani: i lavoratori devono svolgere i propri compiti subito e a tutti i costi. Le pressioni sono inevitabili, per fare tutto in tempi stretti non ci accorge nemmeno dei pericoli. L’incidente di ieri non è ascrivibile alla lavoratrice, è successo perché l’unico modo per poter fare quel tipo di lavoro era quello. Il fatto grave è la mancanza di controllo sulle misure di sicurezza da parte delle aziende: Asl e Enac in primis dovrebbero controllare e vigilare perché si rispettino le norme».

Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil, oltre ad esprimere solidarietà alla lavoratrice ferita e alle sue colleghe, chiedono che venga aperto un tavolo sulla sicurezza che coinvolga tutte le aziende presenti negli aeroporti milanesi presieduta da Enac con la presenza dell’Asl competente e i rappresentanti dei lavoratori.   

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Giugno 2006
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