Le «magliette rosse» sorveglieranno bagnanti e natanti
Sui nostri laghi, come su quello di Como, è pronto a partire per il terzo anno il progetto della Protezione Civile in collaborazione con 118, Cri e Csas
Sul lago di Como sono già pronti, a partire dal 17 giugno, a salvaguardare la sicurezza di bagnanti. Il progetto si chiama «Lario sicuro». Ma a casa nostra, nella "provincia dei laghi" che si fa?
L’assessore provinciale alla Protezione Civile Cristian Campiotti, responsabile del progetto spiega: «Per il terzo anno consecutivo nei due mesi più caldi della stagione estiva, luglio e agosto, siamo pronti a perlustrare le sponde varesine di laghi e fiumi con il nostro progetto "Acque sicure" – che rendiamo possibile grazie al grande sforzo di ben 178 uomini della Prociv varesina che si metteranno a disposizione dei bagnanti e dei natanti».
Uomini che sono stati addestrati per questo obiettivo: «Gli uomini della Protezione civile non saranno soli in quanto loro hanno seguito un corso finalizzato all’allerta delle organizzazioni che poi interverranno fisicamente – continua Campiotti – e sono la Croce Rossa, il Soccorso Alpino e il 118». Quali sono i numeri di questa organizzazione? «Contiamo, come già detto, su 178 uomini della Protezione Civile, 16 organizzazioni con almeno un mezzo per uno e su Csas, 118, Cri e associaizone nazionale di salvamento». Rispetto agli anni scorsi ci sono novità sostanziali? «Almeno due da sottolineare – spiega Campiotti – e sono la maglietta rossa con la scritta "progetto acque sicure" che permetterà un immediato riconoscimento degli uomini impegnati in questa rete e la seconda, meno evidente, è la mappatura spiaggia per spiaggia dell’affluenza turistica, della toponomastica, dei sistemi di soccorso e dei punti di incontro possibili con le forze in coordinamento e i punti di accesso ai mezzi di soccorso».
Dunque, anche se il grosso degli uomini non può intervenire direttamente, c’è una rete che permetterà di intervenire con mezzi e personale adeguato in poco tempo? «Questo è l’obiettivo – conclude Campiotti – ma l’alto numero di segnalazioni che ho potuto verificare nei bollettini l’anno scorso ci induce a rafforzare questa rete di fondamentale importanza per un intervento tempestivo». Dunque la guardia si alza e dopo l’episodio che ha coinvolto i due bambini sul pedalò nel lago, a Maccagno lo scorso fine settimana, si pensa anche a informare chi va per lago in barca, in surf o per nuotare con brochure che verranno diffuse in campeggi, uffici turistici, comuni, ristoranti con scritte regole chiare di comportamento per usufruire del lago senza rischi inutili.
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