Voti da ricontare, assessori da inventare e un’opposizione da ricostruire

La politica cittadina vive un momento di confusione dopo il voto: mentre si ricontano i voti, si manovra per le posizioni che contano, ma anche per quelle di rincalzo

Il dopovoto offre momenti di riflessione, ma anche fiammate di conflitto. Tuttora in corso il ricalcolo dei voti dopo il pasticciaccio del verbale in cui risultavano più voti che votanti (!), è tornato in bilico un seggio in consiglio fra Lega Nord ed An. In lizza "Checco" Lattuada per An e Giampiero Reguzzoni per la Lega: il Carroccio non ci sta a perdere il quinto consigliere e segue con attenzione il riesame dei verbali – pochissimi i voti di distacco che hanno determinato l’assegnazione del terzo consigliere ad An, e un "ribaltone" è tutt’altro che impensabile. Per ora dall’ufficio elettorale del Comune è silenzio: il controllo di verbali e dati elettorali è tuttora in corso, e l’ufficio centrale ancora riunito nel tardo pomeriggio di oggi. Gli errori commessi non dovrebbero tuttavia esserestati tali da alterare significativamemente il verdetto elettorale.

Quanto al totoGiunta, si è ancora nel regno del possibile e del gossip. Sembra assodato che Gianfranco Bottini sia un candidato autorevole alla presidenza del Consiglio comunale, posizione che peraltro anche a Francesco Speroni non dispiacerebbe ricoprire nuovamente. Per il vicesindaco, in quota Lega, si parla di Giampiero Reguzzoni o Gianfranco Tosi; quanto agli assessorati, in Forza Italia è lotta aperta fra le diverse anime degli azzurri, divisi in almeno tre correnti contrapposte per tacere degli "indipendenti" – e per Farioli è già tempo di dirigere un’orchestra dove sono tutti primi violini.

Nell’opposizione momento di riflessione amara per il centrosinistra, bastonato anche al di là dei propri demeriti, e che comincia a temere anche per via dal riconto dei voti, che potrebbe riassegnare ai seguaci di Rosa uno dei suoi sette seggi in consiglio. La posizione del candidato sindaco dell’Ulivo Valerio Mariani, in teoria il capogruppo, si è fatta precaria. Alcuni esponenti del centrosinistra cittadino, preoccupati per l’aria che tira, già laniano l’allarme sulla possibile costituzione di gruppi consiliari separati. "Uno sviluppo di cui non voglio nenache sentir parlare, sarebbe un’ulteriore sconfitta" commenta cauto Mariani, che non ritiene così imminente il pericolo: "resto a disposizione della coalizione, la questione di farsi riconoscere come capogruppo non è pregiudiziale, decideremo insieme". C’è insomma il rischio che riemergano le divisioni e i tatticismi di sempre e gli egoismi di partito – proprio nel momento in cui sarebbe più importante mostrarsi risolutamente uniti. Anche Rifondazione Comunista vive un momento non proprio felice a livello locale e provinciale, dopo le pesanti disfatte incassate alle amministrative: anche qui un chiarimento decisivo è ineludibile.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Giugno 2006
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