Scuole materne parificate, il Comune rinnova la convenzione

Sedici istituti privati riceveranno più di un milione di euro l'anno. L'assessore Tomassini: «Realizzare asili pubblici costerebbe molto di più»

Il Comune di Varese erogherà a favore delle scuole materne parificate, per i prossimi tre anni, un contributo annuale complessivamente pari a 1 milione 377mila euro.

 

La Giunta, che si è riunita in mattinata a Palazzo estense, ha infatti deciso di rinnovare la convenzione con le sedici scuole private parificate del territorio stipulata nel 2003, anno di scioglimento del “Consorzio comunale scuole materne”. Da quell’anno è infatti attivo un “fondo di solidarietà” predeterminato in 378mila euro annui, che il Comune aveva istituito a favore delle dieci scuole che aderivano al Consorzio. La convenzione, di durata triennale, scade però il 31 agosto 2006. La giunta ha quindi deciso di rinnovarla per ulteriori tre anni, fino all’agosto 2009, mantenendo inalterate le condizioni: alle dieci scuole in questione spetterà dunque la stessa cifra prevista dal fondo di solidarietà.

La novità riguarda però gli altri sei istituti parificati che nello scorso triennio erano esclusi dal contributo. Esse infatti riceveranno innanzitutto un contributo di 27.540 euro già previsto dal Bilancio 2006, oltre a delle risorse aggiuntive di 30mila euro l’anno per due anni previsti per il 2007 ed il 2008.

In totale, – tra “fondo di solidarietà”, contributi straordinari alle sei scuole che non aderivano al concorso ed altre spese previste dalla convenzione – il comune verserà nelle casse delle scuole materne private varesine una cifra pari a 1 milione 377mila euro annui.

 

«Con questa decisione abbiamo dato un segnale di apertura – afferma l’assessore al bilancio Ciro Grassia – l’amministrazione comunale si fa carico dei problemi della scuola». Sul fatto che un ente pubblico finanzi con ingenti risorse degli istituti privati, tra i quali anche la “Scuola bosina”, è invece l’assessore ai servizi educativi, Patrizia Tomassini, a spiega le motivazioni alla base di questa scelta: «Le sedici scuole finanziate accolgono 1350 bambini, una cifra che non può essere ignorata. Inoltre, al Comune costerebbe molto di più realizzare asili pubblici piuttosto che sostenere quelli gia esistenti, che tra l’altro non applicano tariffe maggiori di quelli comunali, perché vincolati dal limite tariffario deciso proprio da Palazzo estense».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Luglio 2006
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