«La chiusura dell’elementare Addolorata? Solo un’ipotesi in discussione»

Dopo le proteste dei genitori, gli assessori Tomassini e Grassia e il vicesindaco Ermolli spiegano l'equivoco sull'elementare di via Luini

Una scuola amata da alunni e genitori. Lo spauracchio costante della chiusura. Una comunicazione affrettata e oscura. La precipitazione di un dirigente scolastico troppo solerte.
Sono questi gli elementi che hanno provocato l’allarme per la chiusura della "Maria Addolorata", la scuola elementare pubblica ospitata nei locali delle suore di via Bernardino Luini di Varese.

Oggi l’assessore ai servizi educativi Patrizia Tomassini ( nella foto sopra), accompagnata dal responsabile del bilancio Ciro Grassia e dal vicesindaco Giampaolo Ermolli ha smentito che sulle cinque classi di via Luini si stia per abbattere la mannaia dei tagli.

Venerdì scorso, davanti ad una comunicazione del dirigente dei servizi educativi in cui si chiedeva di indicare quali e quante classi si volevano spostare nell’edificio che ospita la primaria Cairoli, il preside del Circolo Varese 1 Giuseppe Falzone aveva convocato i genitori prosettando la ben amara prospettiva.
La notizia, chiaramente, è stata accolta con grande disappunto da padri e madri dei 97 bimbi ospitati nelle classi delle suore e che godono di un trattamento "privilegiato" offerto proprio dalle sorelle di via Luini: dall’ingresso a scuola sin dalle 7 del mattino, alla mensa interna che garantisce piatti caldi e secondo ogni dieta, alle attività di doposcuola dove gli alunni sono seguiti da maestre fisse messe a disposizione dalla suore. Insomma, una situazione ottimale dove lasciare i propri bambini senza l’angoscia della campanella di uscita, visto che sino alle 18.30 i piccoli sono accuditi.

La lettera partita dai Servizi Educativi, secondo quanto affermato dall’assessore, non aveva l’intenzione di ordinare un veloce trasloco ma solo di considerare seriamente l’opportunità di "alleggerire" le spese sostenute dall’amministrazione. Per l’affitto dei locali di via Bernardino Luini, infatti, l’amministrazione è chiamata a sborsare 43.300 euro all’anno. E visto che, dopo una ricognizione degli spazi scolastici in città, si era verificato che la vicina Cairoli offriva sei classi, staccate dal plesso centrale, libere da impegni ed indipendenti, alla giunta Fontana è sembrata una buona idea verificare le condizioni per risparmiare 43.000 euro, con l’alternativa, in caso di risposta negativa, di destinare quelle aule all’attività di associazioni di volontariato come "Porto Franco"  ( che fornisce ripetizioni e ripassi gratuiti agli studenti delle superiori) che fino a luglio 2007 paga una cifra, a titolo di rimborso spese, di 1800 euro.
Come si sia trasformato un "atto di indirizzo" in una richiesta precisa alla scuola non è del tutto chiaro. L’importante, comunque, è che oggi genitori e assessori si sono trovati con la promessa che ogni valutazione sul destino dell’Addolorata sarà vagliato insieme, nel rispetto delle esigenze di tutti, casse comunali comprese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Ottobre 2006
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