Acque agitate in Consiglio comunale

Nella riunione convocata per questa sera alle 22, saranno discusse le mozioni presentate dall'opposizione sulla convenzione con Agesp per la gestione dell'acquedotto. Si annunciano girotondi di protesta

Non si annuncia certo come un consiglio comunale facile quello convocato per questa sera, mercoledì 20 dicembre, a Venegono Superiore. A partire dall’orario inusuale (le 22) che ha suscitato proteste da parte dell’opposizione, fino ad arrivare al tema centrale dell’ordine del giorno: le mozioni presentate dalle minoranze contro la convenzione con l’Agesp di Busto Arsizio per la gestione dell’acquedotto comunale venegonese.

Una decisione che dopo aver prodotto non pochi contrasti all’interno della stessa maggioranza (con le dimissioni del consigliere comunale Tonino Urgesi, in disaccordo sulla convenzione, e la rinuncia del primo dei non eletti Andrea Sardella ad assumere la carica di consigliere per gli stessi motivi) ha prodotto un compattamento delle opposizioni (Venegono Democratica, Polo per Venegono e Lega Nord) che hanno promosso nei giorni scorsi una pubblica assemblea molto affollata da cittadini preoccupati per il futuro del servizio idrico.

La convenzione con Agesp, che secondo sindaco e Giunta dovrebbe portare a Venegono vantaggi economici e risparmio sui costi di gestione, è duramente contestata dai gruppi di opposizione che temono la perdita di qualsiasi potere decisionale della comunità per i prossimi 15 anni (tanto durerà al convenzione). «E’ ridicolo e ingenuo pensare di avere peso decisionale in Consiglio di Amministrazione di Agesp rappresentando meno dell’1% a fronte di un socio che rappresenta il 97% del capitale – dicono i tre gruppi che siedono tra i banchi della minoranza – Si tratta di una convenzione capestro, cioè garantisce ad Agesp vantaggi senza rischi, lasciando al Comune di Venegono (e quindi ai cittadini) gli svantaggi. Agesp, per contratto, ricava sempre e comunque un utile del 4%. Questo significa che, nel caso di perdite, queste sono tutte a carico del Comune di Venegono, e quindi dei cittadini. Inoltre Agesp incasserà le tariffe pagate dai venegonesi per i loro consumi idrici, pagando in cambio un canone di affitto al Comune di Venegono. Da questo canone vengono detratti gli eventuali costi sostenuti per la manutenzione della rete: quindi la decisione di se, dove e quando fare gli investimenti è di Agesp, i costi da sostenere sono a carico del Comune!».

Insomma, una proposta che sta creando non poche preoccupazioni e che questa sera potrebbe essere al centro di manifestazioni di dissenso dentro e fuori il palazzo municipale. Gruppi di cittadini hanno infatti annunciato l’intenzione di dare vita a girotondi di protesta per convincere sindaco e giunta a desistere da questa decisione, mentre l’opposizione invita i cittadini a partecipare numerosi (nonostante l’ora) alla seduta consiliare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Dicembre 2006
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