Arriva il kebab nella rosticceria italiana. Ed è successo

Sulla vetrina del negozio, l’unico nella zona, la certificazione che la carne viene macellata secondo rito islamico: «Lo comprano soprattutto gli italiani»

“I nostri vitelli sono macellati utilizzando una lama affilata secondo i riti e le regole della macellazione islamica”. È il cartello che compare sulla vetrina della rosticceria Falconeri di Abbiate Guazzone a Tradate, dove il kebab è diventato un vero e proprio business, soprattutto se a comprarlo maggiormente sono gli italiani.
Nella zona del tradatese non vi sono altre macellerie o rosticcerie dove si possa trovare il kebab, bisogna andare fino a Saronno o a Varese. Nella frazione di Tradate è possibile, dalla fine della scorsa estate, quando Raffaele Falconeri ha deciso di ospitare questo tipo di carne nella sua rosticceria.

«All’inizio gli stranieri che passavano di qui mi chiedevano tutti se la carne era macellata secondo i loro riti – spiega Raffaele Falconeri, 42 anni, da 17 proprietario della rosticceria -. E così la macelleria che mi fornisce il kebab mi ha dato la dichiarazione firmata che attesta la qualità del prodotto».

«L’idea mi è venuta semplicemente perché l’ho assaggiato e mi è piaciuto – spiega ancora Falconeri -. E ho pensato: perché non provare?».

Dalla fine dell’estate è stata un’escalation, tanto che il prodotto va molto bene. «Ma non lo comprano solo gli stranieri di origine islamica. È vero, ce ne sono tanti, ma se devo dire la verità è ancora più apprezzato dagli italiani. Piace molto e si vende bene. Ma in fondo è buono, che male c’è? Le polemiche non mi interessano».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Dicembre 2006
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