Arriva il Natale, in consiglio si depone l’ascia di guerra
Approvata una serie di delibere su regolamenti comunali, acqua e urbanistica; passa all'unanimità la proposta Berteotti per una seconda fermata del Malpensa Express
Una seduta di consiglio comunale lunga e produttivaha salutato
lunedì sera il rientro in consiglio di Giovanni "Nino" Pellegatta (foto), decano
dei consiglieri con oltre quarant’anni di servizio in politica a
livello locale e nazionale, subentrato come consigliere di AN a Luca Rossi divenuto presidente del parco Alto Milanese e pertanto dimessosi. L’assemblea, meno litigiosa e schierata del consueto (effetto Natale?), ha approvato varie importanti delibere. Si tratta della convenzione
con la Provincia di Varese per la gestione del servizio
Informagiovani e l’attivazione dell’antenna territoriale della rete
europea per i giovani Eurodesk; del regolamento comunale per lavori,
forniture e servizi in economia e quello dell’economato; della
costituzione del consorzio ATO (vedi questione acqua); e ancora, della convenzione
tra il Comune di Busto (in quanto azionista di maggioranza di Agesp)
e quello di Venegono Superiore per la gestione di acquedotti e
fognature da parte di Agesp SpA; infine, last but not least,
l’importante progetto di riqualificazione viabilistica ed urbanistica
della zona di via Lonate-via Caltanissetta. Tutte hanno ricevuto la
debita approvazione, ma non senza dubbi e discussioni, che hanno
prolungato la seduta fino all’una del mattino e al classico brindisi augurale di fine anno.
Il consiglio comunale aveva in precedenza approvato due risoluzioni. La
prima, proposta da Alessandro Berteotti (Margherita), invitava
sindaco e Giunta ad attivarsi presso la società LeNord e il
Consiglio Regionale per ottenere che tutte le corse del Malpensa Express fermino
a Busto, e non solo una ogni due come avviene attualmente. L’approvazione da parte dell’aula è stata unanime. «Non
ha senso che il treno effettui una fermata sola ogni ora» ha
riconosciuto anche il sindaco Farioli, «né vi sono
controindicazioni di sorta ad effettuarne una seconda». Farioli ha tuonato contro il rinvio
dell’apertura della stazione di Ferno/Lonate al 2009, proponendo che
si proceda quanto prima ad attivare un treno-navetta per i pendolari
sulla tratta Ferno/Lonate-Busto. «Milano e Malpensa non devono
più poter procedere con i tavoli di progettazione di area
vasta in nostra assenza» ha proseguito il sindaco, aggiungendo
che chiederà alle Ferrovie Nord un’audizione dei responsabili
di fronte alla competente commissione consiliare.
La seconda risoluzione votata dal consiglio, a firma di Audio
Porfidio, era volta ad ampliare la zona pedonalizzata del centro il
sabato, domenica e festivi, chiudendo in tale torno di tempo le
piazze Garibaldi e Trento e Trieste, le vie Crespi, Roma, Bramante,
Bossi e San Gregorio (in realtà già chiusa nei festivi,
osservava il presidente Speroni). Come ha osservato Pellegatta, prima di discutere interventi di questa portata è
necessario che sia definito il Piano Urbano del Traffico, anche
perché, osservava di sponda Speroni, le conseguenze di un
simile provvedimento sul traffico in assenza di una pianificazione a
monte potrebbero essere peggiori dei mali cui si vuole porre rimedio.
Così la proposta di Porfidio è stata rimpiazzata da un
emendamento interamente sostitutivo dei consiglieri di maggioranza
Angelucci, Ruffinelli e Lattuada, che hanno eliminato ogni
riferimento a singole vie e piazze da chiudere al traffico, in attesa
di sviluppi dalla pianificazione viabilistica: in pratica, un
semplice indirizzo alla Giunta perché si impegni ad estendere
la zona pedonale. Così emendata, la proposta è stata
approvata con l’astensione di Bottini (FI) e il solo voto contrario
di Salomi (UDC), cui non era piaciuta né la formulazione
originaria («l’elenco di vie fatto da Porfidio sembrava quello
del Monopoli…»), né l’emendamento, da lui definito
«troppo generico». «Qui si vuole sgombrare il
centro dalle auto, quando sappiamo bene che poi in centro tutti ci
vanno precisamente con la macchina» ha osservato Salomi argomentando il suo voto contrario.
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