Fabrizio Macchi, un campione per la solidarietà

Il ciclista ha fatto tappa a Villa Recalcati, di cui è testimonial, per raccontare la sua esperienza di vita e sport

Fabrizio Macchi è abituato alle sfide. Sportivo da sempre, fin da piccolo ha praticato gli sport più vari; ma è nel 1983 che Fabrizio ha dovuto confrontarsi con la sfida più dura, quella con la malattia: un tumore al ginocchio lo ha costretto a tre anni di degenza in ospedale e gli ha portato via la gamba sinistra. Da quel momento comincia quella che Fabrizio chiama la sua "seconda vita": si impegna nello studio fino a  diventare fisioterapista della riabilitazione e approda al ciclismo, lo sport che gli ha fatto conquistare la medaglia di bronzo alle paraolimpiadi di Atene nel 2004 e tre medaglie ai Campionati del mondo IPC (International Paralympic Committee) ad Aigle.
Oggi gira l’Italia per presentare la sua autobiografia e una tournée teatrale dal titolo significativo, "Io non mi fermo"; obiettivo, sensibilizzare nella lotta contro i tumori (è protagonista della campagna pubblicitaria della Federazione Italiana per la ricerca suol cancro) e lanciare un forte messaggio di vita ai giovani. Il suo motto, "La prima vittoria che realizzi è su se stesso!", è anche il benvenuto sulla home page del suo sito,
www.fabriziomacchi.it.

«Da bambino ho dovuto affrontare grandi difficoltà – ha raccontato stamattina durante l’incontro con la stampa in Provincia – ma sono riuscito a farcela. Oggi per me è importante impegnarmi con le mie attività, perché penso che il mio possa essere un esempio utile per gli altri». Fabrizio ha incontrato anche Marco Reguzzoni, presidente della Provincia di Varese (nella foto in alto, alla sua destra), che ne ha lodato l’impegno e ha ribadito la vicinanza della Provincia, di cui il ciclista varesino sarà testimonial, recando sulla maglia il nome di Varese; l‘amministrazione lo sponsorizzerà per due anni.
«Con Fabrizio ho raggiunto subito una perfetta intesa – spiega Reguzzoni – il suo è un messaggio forte e a più dimensioni: sportivo, umano, per i giovani. Gli auguriamo sinceramente che possa raggiungere il suo obiettivo, quello di vincere le Olimpiadi di Pechino 2008». Nel frattempo, Fabrizio è in testa alla classifica di VareseNews per Il Varesino dell’anno nella categoria sport: «E’ importante credere nei sogni, perché si possano realizzare», è il suo congedo.

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Pubblicato il 13 Dicembre 2006
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