Flaminio Bertoni in mostra al MART

Il grande museo di Rovereto ospita una esposizione sulle macchine del secolo. Tra le altre i "miti" del genio varesino

Non è semplice raccontare la personalità di chi seppe, grazie al suo genio creativo, rivoluzionare un modo di pensare e di concepire un nuovo modo di fare design. Sintetizzare la complessità delle relazioni che traspare dai numerosi documenti, lettere e materiale del suo prezioso archivio. Scindere la fama più popolare legata al mondo delle macchine dalla intensa, ma più discreta, attività di artista che accompagnò tutta la vita e la carriera di Flaminio Bertoni. Genio italiano del design, grazie alla sua lunghissima collaborazione con la casa automobilistica francese Citroën, seppe realizzare un concetto nuovo di forma e di automobile, fresca, leggera e sinuosa. La sua indiscussa creatività nel campo del design, però non può, e non deve, essere distinta dalla sua intensissima attività di artista. Per tutta la vita, infatti, Bertoni ha scolpito, disegnato e dipinto. Anche dopo una lunga giornata di lavoro non rinunciava a lavorare nel suo atelier fino a tarda notte. Il suo impegno come disegnatore non ha mai impedito una attiva partecipazione a mostre d’arte a Parigi e in Italia, a visitare i luoghi sacri dell’arte, a disegnare su qualsiasi suppoeto avesse a portata di mano. Credo anzi, che dal lavoro in atelier, dallo studio del corpo, soprattutto femminile, dalla ricerca della forma che si ritrova nei numerosi disegni, siano venute le ispirazioni più forti per le linee delle sue mitiche macchine, dalla 2 CV allo Squalo. Una personalità complessa, dunque, da approfondire e studiare, che avrà un importante riconoscimento internazionale nella mostra MITOMACCHINA presso i prestigiosi spazi museali del MART, Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dal 2 dicembre 2006 al 1 maggio 2007.

Il grande evento espositivo intende raccontare, attraverso le più significative innovazioni del design, la storia dell’automobile dagli esordi fino ai nostri giorni fino alle visioni che anticipano le sue trasformazioni nel Ventunesimo secolo. Così come nel corso della storia dell’auto alcuni modelli sono diventati archetipi della modernità, dalla 2CV di Flaminio Bertoni al Maggiolino di Giugiaro, dalle grandi sportive disegnate da Pininfarina alla Miniminor di Issigonis, anche i prototipi del futuro concentrano un mix di design e innovazione tecnologica che ne fanno un mito della contemporaneità. Il percorso espositivo in mostra al MART presenta i modelli delle automobili, i progetti originali e i disegni tecnici per lo più inediti mai esposti in pubblico, ricostruendo per la prima volta in Italia la storia dell’automobile.

Non poteva dunque mancare la presenza dell’opera di Flaminio Bertoni con i disegni originali e i prototipi in gesso della 2 CV e della Traction Avant. Fu proprio lui, infatti, ad usare tra i primi il modello in piccola scala della carrozzeria delle auto progettati (spesso realizzato prima del disegno, invertendo la tecnica consueta) una dimostrazione di quanto disegno industriale e la elaborazione scultorea avessero per lui la stessa identica importanza. Si ricorda nella sua biografia il racconto della nascita della Traction Avant. Dopo una intera notte passata a lavorare sul modello della macchina il giorno seguente Bertoni presenta al capoufficio Cuniet il modellino, che, sorpreso e stupito, troverà in André Citrine e sua moglie la sua stessa calorosa approvazione. L’uso della materia, dunque, del gesso, del legno o della terracotta, gli permettevano di approfondire lo studio delle forme, di modellare i particolari e rendere più armoniosa possibile la linea della macchina. Questi bozzetti, vere e proprie sculture, sono oggi conservati presso la Citroën di Parigi, e saranno prestati al MART in via del tutto eccezionale, dopo la mostra allestita presso Villa Recalcati a Varese nel 1997. Accanto ai modellini i disegni dei progetti sarà presente una sezione più biografica con l’esposizione di fotografie d’epoca e di documenti. Dell’Archivio di Varese saranno esposti il contratto originale dell’assunzione di Flaminio Bertoni presso la casa automobilistica francese del 1934 ?, anno che possiamo ritenere fondamentale nella biografia dell’artista, non solo perché stabilisce il definitivo trasferimento di residenza a Parigi ma anche perché la sicurezza economica del nuovo lavoro gli permetterà di condurre con più tranquillità la sua passione per l’arte.

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Mitomacchina. Storia, tecnologia e futuro


Rovereto, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
02.10.2006 | 01.05.2007
Informazioni e prenotazioni Numero verde 800 397 760
+39 (0)464 438 887
info@mart.trento.it
www.mart.trento.it

Orari Martedì | domenica: 10.00 | 18.00;
venerdì: 10.00 | 21.00; lunedì chiuso.

Ingresso Intero: 8 Euro; ridotto: 5 Euro; gratuito fino
a 14 anni; scolaresche: 1 Euro per studente;
biglietto famiglia: (valido per tutti i componenti
di un gruppo famigliare) 20 Euro; ingresso
gratuito per gli Amici del museo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Dicembre 2006
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