Il caro-acqua unisce le opposizioni
Martedì 5 dicembre assemblea pubblica convocata da Ulivo, Lega e Polo contro la decisione della Giunta Ciantia di cedere la gestione dell'acquedotto ad una società bustocca
Riceviamo e pubblichiamo:
Acqua salata per i venegonesi. Le opposizioni di Venegono Superiore mobilitano i cittadini contro la"svendita" dell’acquedotto a una società di Busto Arsizio decisa dalla giunta Ciantia. Su questo tema, martedì 5 dicembre alle ore 21 presso la Sala Consiliare del Comune di Venegono Superiore si terrà un’assemblea pubblica convocata dai tre gruppi di opposizione: Venegono Democratica, Lega per Venegono e Polo per Venegono.
All’assemblea interverranno tre esperti
Antonio Bagnaschi – assessore provincia di Lodi
Emanuele Boscolo – docente universitario
Stefano Candiani – sindaco di Tradate
La serata sarà introdotta da Francesca Brianza, consigliere della Lega per Venegono, moderata da Bruno Zoccola, consigliere del Polo per Venegono e chiusa da Mario Agostinelli, consigliere regionale e consigliere comunale di Venegono Democratica.
L’iniziativa ha l’obiettivo di informare la cittadinanza sulla decisione dell’amministrazione Ciantia di cedere la gestione dell’acqua di Venegono a una società di Busto Arsizio, sugli svantaggi che questa decisione avrà sui cittadini di Venegono, e sui costi che questa operazione comporterà per tutta la cittadinanza.
I tre relatori illustreranno le esperienze alternative che in altri comuni sono state effettuate. Sul tema della gestione dell’acqua, risorsa critica e sempre più problematica, si sta discutendo in tutta Italia: la decisione della amministrazione Ciantia è la più pericolosa e rischiosa per i venegonesi. In particolare – secondo i consiglieri di opposizione – la convenzione che il Comune di Venegono ha sottoscritto con la Società di Busto Arsizio è una vera e propria convenzione capestro, dalla quale Busto ha molto da guadagnare e i cittadini di Venegono tutto da perdere.
"La convenzione – affermano le opposizioni – stabilisce che la società di Busto avrà utili sempre garantiti e questo significa che se non ci saranno abbastanza soldi, saranno i cittadini di Venegono a rimetterci. Il sindaco – da parte sua, dice che nella società di Busto il comune sarà rappresentato in consiglio di amministrazione e che questo garantirà a Venegono di avere un peso determinante: o il sindaco non sa come funzionano i consigli di amministrazione oppure mente, infatti la società di Busto ha un socio – il Comune di Busto – che detiene il 97% del capitale, mentre il restante 3% è diviso tra un decina di piccoli comuni, tra cui Venegono. Come si può pensare che in una società dove c’è un socio che detiene la quasi totalità del capitale, gli altri possano contare qualche cosa?".
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