Il centrosinistra sul nuovo progetto della tangenziale sommese
Questa sera alle 21 in via Zancarini la conferenza stampa organizzata dal centrosinistra per presentare le osservazioni relative al progetto della nuova tangenziale
Si terrà questa sera, martedì 12 dicembre, alle 21 presso la sede della Margherita, in via Zancarini, la conferenza stampa organizzata dai gruppi consiliari di centro sinistra per presentare alcune osservazioni sul nuovo progetto della tangenziale sommese. Numerosi i dubbi relativi al progetto preliminare e allo studio di impatto ambientale.
Afferma il centrosinistra: «Una delle nostre perplessità maggiori riguarda la progettazione quasi completa della tangenziale in “trincea”, cioè sotto il livello naturale della terra. Questa soluzione, che prevede la realizzazione di gallerie artificiali e naturali e rampe d’accesso e di uscita alle rotonde, oltre ad aumentare i costi, comporta uno spreco di territorio enorme. La sezione stradale passa da una media di 10,50 m ad una di 41,67 e addirittura di 103 m nei punti di connessione con le altre strade, come presso il Gigante». Oltre ai costi di escavazione e alla smisurata quantità di terra prelevata, si avrebbe anche un altro effetto: la strada extraurbana secondaria per legge pone vincoli di edificabilità tali per cui non si può costruire a 30 m per lato e si avrebbe così una vasta area vincolata.
Se il progetto della Giunta Colombo tenta di far prevalere una logica viabilistica sulla tutela ambientale, secondo il centrosinistra, neppure questo obiettivo sarebbe raggiunto. In base alla relazione tecnica-illustrativa presentata dall’amministrazione, infatti, la tangenziale, per come è stata progettata, dovrà avere le stesse limitazioni di velocità (70 Km/h) e gli stessi divieti di sorpasso di una strada con attraversamenti a raso tramite rotatorie. A causa della presenza di gallerie (2955m) e di altri impedimenti tecnici, si potrebbe effettuare il sorpasso solo per il 15% della sua lunghezza e manca uno studio sugli effetti di smaltimento del traffico di una strada che quadruplica le distanze da Casorate a Vergiate e teoricamente ha gli stessi limiti di velocità di corso Europa e Corso Repubblica. Il centro sinistra teme che questa tangenziale non riduca molto il traffico. Stando ai numeri, mentre il vecchio studio di fattibilità ipotizzava una diminuzione in media di circa il 60% del volume di traffico, il nuovo progetto ipotizza diminuzioni dal 31 al 62%.
Manca inoltre uno studio sulla viabilità “debole”. Con la nuova tangenziale, infatti, viaggiare in bicicletta o motorino risulterebbe sempre più pericoloso. Il centro sinistra sostiene: «La strada dei “Canottieri”, oggi frequentatissima da cicli e motocicli, nel futuro diventerà pericolosa per questi mezzi. Bisogna inserire una soluzione, prevedendo anche percorsi diversi dal tracciato attuale».
Non mancano poi preoccupazioni idrogeologiche: il primo tratto del progetto (Domina Inn- Canottieri) è collocato proprio vicino alla scarpata del torrente Strona e l’uscita della galleria naturale si trova in una zona definita dagli studi idrogeologici “aree pericolose dal punto di vista della stabilità dei versanti con orli di terrazzi di erosione attivi”, con rischi di cedimento dell’intera fiancata.
Il centrosinistra, quindi, critica soprattutto l’idea di realizzare la tangenziale “in trincea” per avere poi gli stessi risultati ottenibili con una strada a raso con rotonde: «Per una migliore fluidità del traffico una serie di svincoli, come quello di Maddalena, e così anche il tratto a sud-est della tangenziale andrebbero realizzati a raso per diminuire gli ingenti costi, gli sprechi del territorio e l’impatto ambientale». Appuntamento a stasera con i nodi della viabilità.
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