Il Pronto Soccorso di Ermanno Montoli
Presentato al Salone Estense con un folto pubblico il libro di ricordi del leggendario primario ospedaliero
Affetto, amicizia, riconoscenza, ammirazione e anche orgoglio di intensità mai riscontrata in incontri pubblici: così la città ieri sera in un Salone Estense affollatissimo ha onorato un suo grande figlio, oggi patriarca della medicina, dopo decenni di autentico servizio alla collettività. Occasione dell’incontro e di una incontenibile piena di sentimenti la presentazione da parte di Ermanno Montoli, leggendario primario ospedaliero, di un libro di ricordi: “ Il mio Pronto soccorso “.
Il dottor Montoli è il papà del Pronto soccorso del “ Circolo”, struttura d’avanguardia e tra le prime in Italia, realizzato a metà degli Anni Sessanta e diventato un riferimento fondamentale per la popolazione del nostro territorio perché si ricevevano rapide e adeguate cure nel segno di una professionalità sbalorditiva da parte di tutti gli operatori, ma anche perché il reparto era il regno di una disponibilità e una umanità inconsuete. Il Pronto Soccorso era infatti lo specchio della scienza medica, del modo di vivere e di rapportarsi del suo primario, di un medico che guardava alle persone e non al loro ceto di appartenenza.
Varese ha voluto dire grazie a Ermanno Montoli con una cerimonia ricca di calore, di sincerità, ha voluto che il suo vecchio primario fosse certo di avere speso una vita per la gente che soffriva , che sentiva il bisogno di parole di saggezza, di un aiuto che andasse oltre le cure mediche.
Con tanti cittadini erano presenti ex primari, medici, infermieri, ex amministratori, dell’ospedale, giornalisti che hanno vissuto quella che si può definire l’epopea di un reparto diretto da un grande medico, da un grande uomo. Assente l’Univerisità “ufficiale”. Quandoque bonus dormitat Homerus.
Gianni Spartà ha ricordato le varie tappe della carriera di Ermanno Montoli, ha accennato al libro che si annuncia anche divertente; da parte sua l’autore, in perfetta sintonia con il sentire della platea, ha aggiunto ricordi a ricordi, creando in tutti anche molta nostalgia.
Ma se Ermanno Montoli ragazzo del ‘28 , fa del passato uno stimolo per il futuro allora le giovani generazioni, soprattutto quelle dei medici, hanno il dovere di raccogliere una così splendida eredità.
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