La scuola novarese si apre all’Europa

L’assessore Paola Turchelli ha siglato a nome della Provincia l’intesa con la Regione Piemonte e il Ministero della Pubblica Istruzione

 

La scuola
novarese si apre all’Europa. Ieri a Torino la vicepresidente e
assessore all’istruzione della Provincia di Novara, Paola
Turchelli, ha siglato un importante accordo che consentirà al
sistema scolastico delle medie superiori novaresi di entrare in un
circuito unico in Italia per importanza delle Istituzioni coinvolte e
per impostazione.

Il
documento sottoscritto dall’assessore Turchelli e dagli assessori
all’istruzione delle altre sette province piemontesi con il
direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco De
Sanctis,con il direttore generale per gli Affari Internazionali del
Ministero della Pubblica Istruzione Antonio Giunta La Spada, con
l’assessore regionale all’istruzione Giovanna Pentenero darà
corpo alla rete regionale delle scuole “polo” per la dimensione
europea dell’educazione,

«Il
Protocollo tra la scuola e gli enti locali – spiega Turchelli –
trae impulso dall’esigenza di sostenere le scuole nel confronto e
nella cooperazione transnazionale attraverso un sistema integrato che
risulti stabilmente legato al contesto locale, alle sue specificità
e alle sue potenzialità».

Il
progetto ha preso avvìo nel 2004, con la costituzione di una
rete regionale di scuole “polo” per l’Europa dell’Istruzione,
composta da trentaquattro Istituti scolastici, distribuiti sul
territorio regionale ed appartenenti a tutti gli ordini di scuola,
caratterizzati da un’esperienza consolidata di elaborazione e
conduzione di progetti europei e dalla disponibilità alla
cooperazione interistituzionale. Le azioni della Rete hanno
immediatamente coinvolto le zone confinanti oltralpe, con cui già
esisteva un’intensa collaborazione. Per consolidare i reciproci
rapporti, il 19 ottobre 2005 è stato siglato a Torino un
Protocollo d’Intesa con il Rettore dell’Accademia di Nizza,
finalizzato all’istituzione di una rete transfrontaliera
comprendente i 34 Istituti polo del Piemonte ed altrettanti Istituti
scolastici delle Alpi Marittime e del Var, a cui è seguita
un’ulteriore Intesa, siglata il 25 gennaio 2006, con il Rettore
dell’Accademia di Aix-Marseille, propedeutica all’estensione
della rete a tutta la Francia meridionale.

Proprio
in questi giorni, inoltre, si sta elaborando un progetto strategico
INTERREG, finalizzato alla costituzione di un polo d’eccellenza
educativo transfrontaliero, che coinvolge le Accademie di Lione,
Nizza ed Aix-Marseille per la parte francese, la Sovrintendenza della
Valle d’Aosta e gli Uffici Scolastici Regionali del Piemonte e
della Liguria per la parte italiana. L’obiettivo generale di questo
progetto consiste nello sviluppare una dinamica positiva sull’intero
territorio interessato, attraverso la mobilità, gli scambi e
la reciprocità, capace di creare una sinergia favorevole alla
più ampia cooperazione franco-italiana.

La
rete di scuole “polo” rappresenterà dunque una risorsa
eccezionale nella realizzazione di un progetto tanto vasto,

articolato e ambizioso
e, in generale, nello sviluppo e della valorizzazione del territorio
in dimensione europea e internazionale dal punto di vista formativo,
culturale ed economico. Della rete fanno parte anche due istituti
medi superiori della provincia, il “Bermani” di Novara e il
“Pascal” di Romentino.

Con la
stipula di questo Protocollo d’Intesa dunque, oltre a venir
sottolineata la condivisione degli intenti tra Scuola e principali
Enti locali piemontesi, viene sancito l’impegno ad una forte
cooperazione per il consolidamento di un sistema integrato
interistituzionale volto a valorizzare e sviluppare le potenzialità
esistenti, sulla base di una programmazione congiunta delle azioni da
promuovere e di una altrettanto congiunta verifica dei risultati.

«Questo
evento – conclude l’assessore Turchelli – non segna la
conclusione di un percorso, bensì il raggiungimento di una sua
tappa fondamentale, che consentirà di procedere in modo più
spedito e sicuro nei rapporti transnazionali in materia di educazione
e formazione, proprio grazie al confronto sistematico e organizzato,
all’armonizzazione degli obiettivi, all’ottimizzazione delle
risorse e delle competenze, alla condivisione delle strategie, alla
migliore integrazione delle Istituzioni nel tessuto socio-economico e
culturale in cui operano».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Dicembre 2006
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