Mafia pugliese, arresti anche a Varese

Oltre 100 ordinanze di custodia cautelare eseguite in diverse regioni. Nel mirino il clan barese Valentini. A finire in manette anche diverse donne che avevano un ruolo di primo piano nella gestione dei traffici

Ancora legami tra la criminalità organizzata e la provincia di Varese. In queste ore è in atto un’attività da parte dei militari di Luino e Gallarate in esecuzione ad alcune delle oltre 100 ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari.
Nell’operazione, che gli inquirenti hanno battezzato “Satelliteè stato arrestato questa mattina alle 3 in un’abitazione di Luino un trentaquattrenne. L’uomo, di professione manovale, risulta residente in Puglia; su di lui gli inquirenti indagano per reati connessi con violazioni al regime di sorveglianza, detenzione di armi e droga. L’attività dei militari è in corso anche a Gallarate dove in mattinata è avvenuto un arresto: anche in questo caso si tratterebbe di un uomo non residente in provincia ma arrivato di passaggio in questi giorni. A finire in manette Leonardo Mastroserio, classe 1974, nato e residente a Bari. Anche in questo caso il reato che gli inquirenti contestano è connesso col traffico di sostanze stupefacenti.
Con questa operazione i carabinieri del comando provinciale di Bari puntano allo smantellamento del clan mafioso Valentini, protagonista da anni nella cittadina di Bitonto, in Puglia, di una guerra contro le famiglie rivali Conte-Cassano per l’egemonia nel controllo dei traffici illeciti.
Tra il 2003 e il 2006 in questa faida ci sono stati sei casi di ‘lupara bianca’, fatti questi non contestati nel provvedimento restrittivo nel quale vengono a vario titolo attribuiti agli indagati i reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e diverse estorsioni compiute all’interno delle carceri. L’operazione è coordinata dai pm inquirenti della Dda di Bari Francesco Giannella e Lydia Deiure. Arresti sono in corso anche in Liguria, Piemonte e Veneto. Otto delle donne indagate sono tra i destinatari del provvedimento restrittivo: due di loro rispondono di associazione mafiosa e, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacenti e di detenzione di armi da fuoco.

Le indagini hanno documentato l’introduzione di droga nelle varie strutture carcerarie, la costituzione di un sottogruppo che operava nel nord Italia lo sfruttamento di minori in attività delittuose.
Gli arresti di questa mattina ripropongono ancora una volta lo stretto legame che esiste fra le organizzazioni criminali e la provincia di Varese. Le ordinanze di custodia cautelare arrivano dopo gli arresti avvenuti a Busto Arsizio e Gallarate su ordine della Dda di Caltanissetta e dell’inchiesta sulle cosche calabresi che, sempre nei giorni scorsi, ha fatto scattare le manette ad alcuni pregiudicati che avevano collegamenti con la malavita.

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Pubblicato il 20 Dicembre 2006
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