Massacrato di botte da due ubriachi, lo salva un passante
È successo nella notte fra sabato e domenica in via Gavinana: un marocchino di 37 anni preso a calci e pugni da due rumeni, allontanati da una quarta persona e arrestati dalla Polizia
In due, probabilmente sotto l’effetto dell’alcool, aggrediscono una persona e la riducono in fin di vita a calci e pugni. È accaduto nella notte fra sabato e domenica, verso l’una, nei pressi di un noto pub di via Gavinana.
Protagonisti del fattaccio due rumeni di 30 e 23 anni, non in regola con il permesso di soggiorno ma dalla fedina penale immacolata (fino a domenica notte, s’intende), e un cittadino marocchino di 37 anni, regolarmente residente in Italia e a sua volta privo di precedenti di qualsivoglia tipo. Per motivi ancora da accertare i due rumeni hanno selvaggiamente pestato il magrebino, che deve con tutta la probabilità la vita all’intervento di un passante. Questi, allarmato dai rumori, ha assistito alla scena e chiesto ai due aggressori cosa diavolo stessero facendo; a quel punto i due, evidentemente alticci (come la loro vittima, del resto) si sono allontanati. Ma non hanno fatto molta strada: l’anonimo soccorritore infatti aveva già avvertito, oltre ai sanitari del 118, la polizia. La Volante, subito accorsa, nel giro di pochi minuti ha rintracciato e arrestato i due a breve distanza dal luogo del pestaggio. Frattanto la vittima dell’aggressione, a terra sanguinante e semincosciente, veniva trasportata d’urgenza al pronto soccorso; è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Busto, nel reparto di neurologia. Durante il pomeriggio l’uomo aggredito è sembrato riprendersi: è cosciente, ma è sotto attenta osservazione avendo riportato, oltre alla frattura di due costole, alcuni pericolosi ematomi interni alla scatola cranica di cui occorrerà monitorare l’evoluzione.
Per ora l’accusa per gli aggressori è di lesioni gravi, ma viste le condizioni in cui è stata ridotta la vittima, non si può escludere che il magistrato proceda per tentato omicidio. Così commenta il vicequestore Scalise: «Anche questa volta siamo stati bravi a cogliere quasi sul fatto i responsabili, e anche questa volta dobbiamo dire grazie a un cittadino che ci ha segnalato un crimine e permesso di catturarne i responsabili».
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