Mucci: “Prealpi Gas, un passo indietro per farne due avanti”
Trovato l'accordo con Busto per la getsione congiunta dell'erogazione del gas: la nuova società avrà presidente scelto da Busto e amministratore delegato da Gallarate
Busto Arsizio e Gallarate hanno finalmente trovato l’accordo: i rami d’azienda che si occupano di erogazione del gas delle multiutility a maggioranza comunale Agesp e Amsc si fonderanno in Prealpi Gas. Il testo dello statuto è stato presentato in consiglio comunale a Gallarate: il presidente verrà scelto da Busto, l’amministratore delegato da Gallarate. Avranno potere paritetico, senza prevaricazioni di una o dell’altra parte. Busto manterrà il 60 per cento delle azioni, riconoscimento del peso maggiore dei Agesp a livello di fatturato, mentre Gallarate avrà il 40 per cento. I consiglieri d’amministrazione saranno scelti in numero da
«Un risultato importante – ha detto Nicola Mucci, sindaco di Gallarate -, una tappa importante per tutti e due i Comuni e per i cittadini. Abbiamo trovato l’equilibrio con una fusione che deve essere un punto di partenza per noi e per altri amministratori della nostra provincia. Siamo partiti lontani e ci siamo avvicinati con pazienza, puntando sulla nostra convinzione che fosse importante che entrambi i Comuni avessero pari dignità: per ora ci siamo confrontati con un mercato dove eravamo monopolisti, presto dovremo lottare con competitori forti in un mercato libero. Limitarsi al proprio orticello non avrebbe portato a nulla. È importante aver realizzato una fusione virtuosa, per la quale anche i piccoli comuni sono coinvolti: sono soddisfatto, abbiamo fatto tutti un passo indietro per farne due in avanti». La maggioranza compatta ha votato a favore del documento (con voto nominale, chiesto dal capogruppo di Forza Italia Alberto Ramponi), la minoranza è uscita dall’aula. Una scelta criticata da Mucci: «La storia dimostrerà che abbiamo avuto ragione noi – ha detto – mentre voi in un momento chiave come questo, uscite, venendo meno alle vostre responsabilità».
Secco e deciso il commento del consigliere Ds Antonio Pepe: «Non possiamo votare uno statuto come questo: si ingessa una società che avrebbe potuto funzionare benissimo – ha commentato -. Avremmo dato un voto favorevole al documento, affidando al sindaco il compito di fare da garante per il bene dei cittadini. Invece si è scelta questa strada: una società con presidente e amministratore delegato con gli stessi poteri non può funzionare senza conflitti, nello statuto poi ci sono numerosi passaggi che contraddicono i più elementari principi del diritto, non sono stati coinvolti i lavoratori. Mi auguro che nella scelta delle persone non si guardino le tessere politiche, ma la capacità e la professionalità, è una sfida che lancio al sindaco». Sfida accolta da Mucci, che ha ricordato di essere stato uno dei pochi, forse l’unico in provincia, a nominare un membro della minoranza in una multiuility (lo stesso Pepe in ReteAcqua). La storia dirà chi ha avuto ragione, la palla ora passa a Busto Arsizio per l’approvazione dello statuto: da gennaio la società frutto della fusione comincerà a funzionare. I primi mesi del nuovo anno serviranno per adeguarsi, poi l’operatività sarà realizzata in pieno: «È una vittoria per i cittadini di Busto e Gallarate – ha detto a marine del consiglio comunale Nino Caianiello, presidente di Amsc -.Si sono superate barriere in piedi da anni, è un accordo importante. Lo scontro di poteri tra presidente e amministratore delegato non ci sarà, sarà anzi una forza per Prealpi Gas: certo bisognerà che le amministrazioni scelgano persone di buon senso che sappiano andare d’accordo. Il prossimo obiettivo è fare un’alleanza simile con Varese: non c’è fretta, ma insieme possiamo competere da protagonisti sul mercato».
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