Parini: «Vogliamo fare di Accam un’agenzia ambientale»
Il presidente di Accam commenta soddisfatto il rapido sblocco della situazione dopo che il Consiglio comunale di Busto ha approvato il nuovo contratto fra Comune e società
Con la
firma della convenzione si apre una nuova fase della storia di Accam
– aveva detto il presidente di Accam Sergio Parini all’indomani
del sì al contratto di locazione da parte del consiglio
comunale di Busto Arsizio il 21 novembre. E così è
stato: dopo che anche il consiglio di amministrazione della Spa dei
ventisette comuni nella seduta di lunedì 27 novembre ha
ratificato il documento, si sono segnati passi importanti per
l’azienda nella direzione della piena operatività.
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Mercoledì
29 novembre il Comune di Busto Arsizio ha rilasciato la concessione
edilizia per la realizzazione della palazzina spogliatoi a uso dei
dipendenti Accam ed Europower (già Commissioning). Il quadro
economico dell’intervento, come da gara d’appalto, è di
321mila 600 euro. La richiesta fu inoltrata al Comune di Busto
Arsizio nel 2004.
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Giovedì
30 novembre il presidente di Accam, Sergio Parini, ha firmato il
contratto di appalto per l’esecuzione dei lavori di adeguamento e
copertura della stazione di trasferimento della frazione umida dei
rifiuti solidi urbani. Aggiudicataria dell’intervento è
risultata la Castiglioni srl di Busto Arsizio con un’offerta di
232mila 295,18 euro. L’intervento, che sarà realizzato
entro la prima metà del 2007, consentirà di conferire
l’umido a condizioni più vantaggiose di quelle ora
praticate dai soggetti cui i singoli Comuni si rivolgono. Anche la
pratica relativa alla realizzazione di quest’opera era stata
avviata nel 2004 ed è rimasta bloccata sino a quest’estate.
La stazione non è più operante dal luglio 2005.
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In
forza della convenzione, da lunedì 4 dicembre Accam Spa
contatterà i Comuni soci per la sottoscrizione del Contratto
di servizio, il protocollo che regolerà i rapporti fra la Spa
e i soggetti conferitori dei rifiuti. Il Contratto ha una valenza
quinquennale.
Da pochi
giorni, inoltre, l’assicurazione ha provveduto a liquidare i danni
conseguenti all’incidente che ha bloccato le due linee del
termovalorizzatore il 13 novembre 2004. L’importo riconosciuto ad
Accam è stato di 2 milioni 500mila euro, somma che ripiana in
buona parte il passivo di bilancio fatto segnare nel 2005 e causato
dal fermo prolungato dell’impianto.
«Ero
certo che la soluzione del problema contratto avrebbe avuto ricadute
positive immediate per l’attività dell’azienda –
commenta Parini. Con l’adeguamento e la copertura della stazione di
trasferimento dell’umido potremo finalmente tornare fra qualche
mese a rendere un servizio ai nostri soci che va nell’interesse
degli oltre 400mila abitanti del nostro territorio. Con il Contratto
di servizio che sottoporremo ai soci saranno invece regolati i
servizi erogati da Accam; un adempimento necessario per chiarire al
meglio la mission aziendale, oltre che un atto connesso alla nostra
natura di Spa. Sono tappe importanti sul percorso che vogliamo porti
Accam a diventare un’agenzia ambientale e requisiti indispensabili
per esprimere le grandi potenzialità che questa azienda fino a
oggi non è stata messa nelle condizioni di sviluppare».
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