Piano di governo del territorio, insorgono Uslenghi e l’opposizione

Un PGT adottato dopo poche settimane dal primo esame, attaccato nel merito, nel metodo e nell'iter da tuta l'opposizione e dall'ex sindaco: si valuta se ricorrere al Tar

Il Piano di Governo del Territorio (PGT) adottato lo scorso 18 dicembre dalla sola maggioranza del consiglio comunale di Cassano Magnago fa gridare allo scandalo l’opposizione compatta, ma anche l’ex sindaco e consigliere di maggioranza Domenico Uslenghi, che oggi si sono presentati alla stampa per cantarle chiare all’amministrazione Morniroli.

Tre gli ordini di motivi che hanno spinto a questo passo la composita rappresentanza riunitasi oggi: critiche nel merito, sul metodo e a riguardo dell’iter procedurale. Quanto al merito, è presto detto: il PGT mira ad espandere l’edificato con quattro nuovi poli, due residenziali e due ad uso industriale, individuati nella zona del Rione sud («ormai è l’ombelico del mondo» nota sarcastico Luca Radice della Margherita; e anche l’ex Olimpias pare destinata a diventare un supermarket, a dispetto delle rassicurazioni passate, denuncia il consigliere del Germoglio Renato Pagnan). Si andrebbero a cementificare ad intaccare varie zone attualmente non edificate e non edificabili, anche in aree a rischio idrogeologico attorno all’asta fluviale del Rile-Tenore, come nota Pagnan . Il piano prevede di fatto spazi per 4000 abitanti in più rispetto al Prg in vigore, che a sua volta già ne prevede varie migliaia in più dei 21.000 registrati come residenti. «Ora come ora prevedere di far arrivare 4000 persone a Cassano significa voler fare arrivare altrettanti extracomunitari» punzecchia Pagnan, osservando che la popolazione è stabile da molto tempo. Per l’ex sindaco Uslenghi «quello compiuto da questa maggioranza arrogante ed autoritaria (di cui lui fa tecnicamente parte!, ndr) è un golpe urbanistico: se sarò rieletto, e ho intenzione di ricandidarmi, fermerò questo scempio».

Quanto al metodo, i consiglieri si sentono presi in giro: il PGT è stato presentato in Commissione Territorio a partire dal 24 novembre, con documenti solo su supporto informatico («stamparli tutti gli sarebbe costato più di 22.000 euro, dicevano… E darli almeno ai capigruppo?» commenta Pagnan), e adottato il 18 dicembre in consiglio comunale con una maggioranza definita "scandalosa" di soli 12 consiglieri, assente Uslenghi per ragioni di salute, mentre tutta l’opposizione abbandonava l’aula in segno di totale contrarietà al provvedimento.
E non finisce qui: nella procedura formale del PGT Uslenghi e i consiglieri di Ulivo, Germoglio, Rifondazione Comunista ravvisano numerose irregolarità e violazioni che potrebbero inficiare l’intero provvedimento. «Quando ero sindaco Pagnan "girò" in prefettura un bilancio della mia amministrazione perchè mancavano alcuni documenti; io, rispettando le normative ele osservazioni del Prefetto, ripresentai il bilancio al completo al consiglio comunale e lo feci rivotare: questa è democrazia. Quella di questa amministrazione, invece, è dittatura». Così commenta con durezza Uslenghi, citando inoltre il caso di un piano di lottizzazione industriale approvato in consiglio per poi vedere la destinazione d’uso di un’area cambiata con un atto formale di un dirigente del Comune, non ratificato dall’aula.

Quindici chili (vedere la foto in alto per credere): questo il peso
del PGT versione cartacea, finalmente fornito a Pagnan ed altri
richiedenti solo oggi, dopo oltre quindici giorni dalla richiesta:
«Oltre mezzo milione di euro di costi per questo documento:
fate voi il
prezzo al chilo»
infierisce il consigliere del Germoglio. Ai consiglieri i documenti erano stati dati fino ad oggi solo in formato elettronico, in tre CD assai difficili da consultare in modo pratico. Non solo, ma mancano delle tavole inserite all’ultimo momento, a dicembre, le regole fondamentali del piano nel CD relativo a valutazione ambienatle strategica e piani idrogeologici, e infine una tavola riassuntiva delle sette in cui si articola il documento e che permetta ai cittadini di chiarirsi le idee. «C’è chi è venuto da me stamattina con un sorriso a trentdue denti, credendo di avere terrenie dificabili, e se ne è andato in lacrime dopo aver scoperto quanti vincoli ci gravavano sopra» riferisce ancora Pagnan.

Ma la cosa più grave fra tutte, a detta dei presenti, è la mancata registrazione della seduta di consiglio che ha adottato il nuovo PGT. La strumentazione per la registarzione audio era infatti fuori uso: ma finora ai consiglieri non risultano neppure verbali a mano, e la delibera d’adozione del PGT, come denuncia Radice, reca un come tutta documentazione di quanto avvenuto in aula, testimoniato solo dai giornalisti presenti. E poichè la seduta di consiglio precedente era inziata in ritardo per far sistemare il macchinario per le registrazioni, mentre il 18 dicembre nulla del genere è stato fatto, ai consiglieri d’opposizione e ad Uslenghi la cosa puzza. Tanto più che, rilevano, in caso vi fossero complicazioni legali, "dopo ampio dibattito (omissis)"ne risulterebbe responsabile in solido il consiglio comunale, inclusi quelli che non hanno preso parte al voto, i cui interventi contro il provvedimento non risulterebbero agli atti.

Per il consigliere del PRC Giuseppe Di Nanno l’adozione in tutta fretta del PGT sarebbe dovuta alla volontà di utilizzarlo a scopi elettorali. Entro due mesi il PRG dovrà tornare in consiglio per l’approvazione definitiva: ma chi vi si oppone sta già valutando l’opportunità di ricorsi amministrativi presso le autorità competenti – vedi alle voci Tar, Prefettura, Corte dei Conti – perchè «c’è motivo di sospettare gravi anomalie» come sottolinea il diessino Mauro Zaffaroni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Dicembre 2006
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