Piano urbano del territorio: Legambiente non ci sta

Il circolo cittadino insieme ad associazioni e comitati esprime il dissenso sulla metodologia seguita dall’amministrazione comunale

Riceviamo e pubblichiamo

In data 13 dicembre 2006 il nostro Circolo Legambiente ha presentato presso gli uffici del Comune di Cassano Magnago il proprio parere al Piano di Governo del Territorio.

Con una nota a parte, emessa congiuntamente ad alte associazioni e comitati cittadini, abbiamo espresso il nostro dissenso sulla metodologia seguita dall’Amministrazione Comunale durante l’iter di redazione del Piano. Qui di seguito riportiamo invece il testo delle segnalazioni da noi inoltrate in questa prima fase, alla quale, dopo l’adozione, farà seguito quella delle osservazioni vere e proprie.

 

Premesso che la legge regionale 12/2005, come previsto dall’articolo 1 comma 2, ha tra i criteri ispiratori la partecipazione, diamo la nostra disponibilità a collaborare affinché il P.G.T. di Cassano Magnago, nella sua stesura definitiva, possa davvero essere il frutto di un percorso condiviso fra l’Amministrazione, le parti sociali, economiche e la cittadinanza. Ai sensi dell’articolo 13 comma 3 della legge regionale 12/2005 di seguito esprimiamo il seguente parere relativo al Piano di Governo del Territorio:

                     L’espansione teorica presunta di 4.000 abitanti, pari a circa il 20% della popolazione attuale, oltre ad apparire del tutto arbitraria, prevede un notevole incremento di aree residenziali che riteniamo non compatibile con una situazione urbanistica già congestionata come quella di Cassano Magnago. Accanto al consumo di territorio, fatto evidenziato come negatività anche dalla V.A.S., un’altra conseguenza prevedibile di questo ulteriore sviluppo sarà il peggioramento della situazione viabilistica. Chiediamo quindi di cancellare le trasformazioni urbanistiche previste nelle vie Confalonieri e Pascoli e di limitare gli Ambiti di Programmazione Coordinata all’interno del Perimetro del tessuto consolidato. In particolare la scelta di destinare all’edificazione gran parte delle aree di sottoutilizzo abitativo individuate all’interno del Perimetro di tessuto consolidato, nonché delle aree standard che non hanno più questa funzione, rischia di cancellare molte delle residue aree libere interne alla città, causando un’ulteriore compromissione in termini di consumo di spazio e di suolo.

Al fine di non vanificare l’efficacia del piano, si chiede che vengano sospesi fino all’approvazione del Piano di Governo del Territorio i processi di pianificazione attualmente in atto.

 Chiediamo che venga istruito un percorso partecipato che, seguendo determinate scadenze temporali, possa provvedere al controllo degli interventi del Piano e verificare il rispetto degli obiettivi generali.

                     Chiediamo che le priorità e gli obiettivi del Piano siano ridefiniti in base alle informazioni fornite dagli indicatori previsti dalla Valutazione Ambientale Strategica.

                     Per quanto riguarda l’espansione delle aree produttive chiediamo che venga ridotta quella prevista in via I° Maggio, al fine di mantenere il corridoio ecologico che coincide con la fascia boscata lungo il corso del torrente Tenore. Facciamo inoltre notare che tale area va ad incidere su una zona sottoposta a vincolo idrogeologico.

                     Circa le nuove aree produttive previste, chiediamo inoltre che le fasce di interposizione vengano realizzate unicamente con vegetazione naturale, escludendo la possibilità di prevedere schermature artificiali.

 L’impianto sportivo previsto nella zona sud (via I° Maggio) insiste sul già citato corridoio ecologico. Chiediamo quindi che le relative strutture (spogliatoi, ecc.) vengano realizzate in prossimità della strada in modo da minimizzare l’impatto sul corridoio.

 I percorsi ciclabili previsti toccano le principali strutture pubbliche, ma il loro sviluppo è troppo limitato e disarticolato. Sarebbe più opportuno prevedere una vera e propria rete che possa permettere l’ottimizzazione dei percorsi, incentivando in tal modo la scelta di spostarsi in città utilizzando la bicicletta. Segnaliamo inoltre la pressoché assoluta mancanza di piste ciclabili e/o di percorsi protetti in zone particolarmente trafficate e quindi pericolose come via IV novembre, via 5 giornate, via Gasparoli e via Garibaldi, nonché in via S. Giulio.

 Chiediamo che venga prevista l’individuazione di aree, da definire congiuntamente agli operatori, per l’ubicazione di impianti per la telefonia mobile. Segnaliamo inoltre che la tavola DP6 (vulnerabilità e rischio) non riporta tutti gli impianti presenti sul territorio. In particolare non sono segnalati i due ubicati nella zona sud e quelli in zona nord appaiono in posizione differente rispetto alla loro reale collocazione.

 Chiediamo che nel Documento di Piano venga specificato che sul territorio non possono essere previste strutture di grande distribuzione o centri commerciali.

 

Legambiente Cassano Magnago

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Dicembre 2006
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