Pro Patria in crisi nera, ma Rossi resta
Pro Patria - Cittadella 0-2 - De Gasperi e Giacobbo condannano i tigrotti a un'altra settimana di passione. La squadra sta col tecnico, e la società non lo esonera
Finisce con fischi, insulti e anche qualche minaccia Pro Patria-Cittadella, valida per il quattordicesimo turno di serie C. I tigrotti perdono 2-0 subendo il terzo ko in fila, il secondo consecutivo allo “Speroni”, e la classifica condanna gli uomini di Marco Rossi.
Un match iniziato male e concluso peggio, con
In tribuna stampa si presenta Roberto Vender, amministratore delegato della Pro Patria, sempre il primo a parlare in situazioni del genere: «Ci siamo incontrati prima con la squadra e poi con l’allenatore. I giocatori sapevano della nostra intenzione di voler esonerare Rossi, si sono presi tutte le responsabilità del caso e hanno chiesto di non mandarlo via».
La richiesta dei giocatori è stata comunicata a Rossi, che non ha nascosto la propria soddisfazione, come si intuisce dalle parole di Vender: «La società ha poi parlato con l’allenatore, gli ha tenuto presente il parere dei giocatori, e ha deciso di non esonerarlo. Rossi si aspettava un altro tipo di provvedimento, ed è stato positivamente colpito dall’attaccamento dei suoi giocatori. Vogliamo dare un’altra chance sia ai giocatori che all’allenatore, esortando Rossi a prendere decisioni in qualsiasi reparto, perché in questo momento nessun giocatore si salva: c’è una grandissima confusione a livello mentale».
Il dirigente biancoblu tiene a sottolineare l’importanza di questa scelta, che a prima vista potrebbe sembrare un atto di debolezza: «Niente di tutto questo. La fiducia verso l’allenatore non può essere illimitata, e i giocatori sanno che noi siamo pronti all’esonero. In settimana avevamo parlato col capitano, dicendogli che in caso di pareggio o sconfitta l’allenatore sarebbe stato esonerato. La decisione nostra di non esonerarlo non è un atto di debolezza, ma un tentativo di andare incontro al volere dei giocatori. Vogliamo solo dare un’ulteriore responsabilità alla squadra».
Sugli scenari futuri Vender cerca di essere ottimista: «La società è serena, e da mercoledì lavoreremo per uscire da questa situazione. Il silenzio stampa durerà ancora una settimana, poi sarà revocato: è una decisione presa solo ed esclusivamente per il bene della Pro Patria. Prenderemo comunque provvedimenti nei confronti di Candrina, per il quale ci eravamo già mossi in tal senso qualche tempo fa».
Sul fronte opposto, mister Foscarini schiera un Cittadella nel quale le punte Fofana e De Gasperi sono affiancate da Volpe e Riberto, centrocampisti con spiccate doti offensive.
Si gioca in uno “Speroni” più vuoto del solito, a sottolineare l’amarezza per gli ultimi risultati negativi dei tigrotti.
PRIMO TEMPO – Ad inizio gara è molto attivo Ticli, davvero bravo in un paio di occasioni a mettere in difficoltà la retroguardia del Cittadella. Le occasioni da gol però latitano fino al diciannovesimo, quando un’azione di contropiede porta l’attaccante ospite De Gasperi a tu per tu con Arcari: il numero nove padovano supera l’estremo difensore bustocco e spedisce il pallone in rete nonostante l’intervento in scivolata di Candrina.
I tigrotti si scuotono, ma il direttore di gara diventa protagonista del match negando un rigore a Temelin e fischiando un fuorigioco inesistente allo stesso attaccante. A peggiorare le cose ci pensa Candrina che, già ammonito, commette uno stupido fallo ai danni di Fofana facendosi espellere dal signor Baratta. L’uomo in meno complica i piani della Pro, pericolosi solo con una conclusione di Ambrosetti deviata in angolo da Pierobon.
A un minuto dalla fine del primo tempo arriva il raddoppio ospite firmato da Giacobbo, autore di un magistrale calcio di punizione che si insacca nel sette alla destra di Arcari. La seconda rete ospite chiude un primo tempo da incubo per i colori biancoblu.
SECONDO TEMPO – Al rientro dagli spogliatoi il Cittadella potrebbe incrementare il proprio bottino, ma i vari Fofana, De Gasperi, Iori e Volpe peccano di precisione sotto porta evitando di rendere ancor più pesante il passivo della Pro. Inutili i cambi operati da Rossi, perché ai tigrotti mancano la grinta e l’agonismo necessari per recuperare due gol in dieci contro undici.
Al
Pro Patria – Cittadella 0-2 (0-2)
Marcatori: De Gasperi al
Pro Patria: Arcari; Candrina, Perfetti, Giani, Imburgia; Ticli (
Cittadella: Pierobon; Manucci, Cozza, Giacobbo, Cherubin; Volpe (
Arbitro: Baratta di Salerno (Speranza e Paganessi).
Note: giornata fredda, terreno reso scivoloso dalla pioggia. Al
Espulso : Candrina (P) al
Ammoniti: Candrina, De Cristofaro, Arcari e Perfetti (P); Cozza e Iori (C).
Calci d’angolo: 6-2
Spettatori: 1000 circa.
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