Ratti e governo del territorio al centro dell’ultimo consiglio comunale dell’anno

Approvato un odg che chiede al sindaco di attivarsi in difesa degli operai licenziati. Preoccupazioni della minoranza per le possibili speculazioni edilizie nell'area

Come da previsioni è stato il caso della chiusura della Ratti Meccanotessile di Luino a tenere banco ieri sera, 21 dicembre in consiglio comunale con un ordine del giorno votato da maggioranza e opposizione in cui il consiglio chiedeva al sindaco di attivarsi nell’ambito delle proprie funzioni per aiutare gli operai licenziati, in tutto 38, a re-inserirsi nel mercato del lavoro. Grandi preoccupazioni e solidariertà ai lavoratori sono stati espressi da parte di tutti i capi-gruppo e dai singoli consiglieri. Dall’opposizione, comunque, è stata espressa anche la preoccupazione per le speculazioni edilizie che potrebbero verificarsi nell’area ora che il sito produttivo non c’è più.

Proprio ieri sera, infatti, si è discusso in consiglio comunale il regolamento per la contrattazione tra pubblico e privato riguardo ai piani integrati di intervento che verranno presentati dai privati. Questi piani non sono altro che le vecchie varianti al piano regolatore che ora, però, si chiama piano di governo del territorio. In poche parole la giunta ha chiesto il voto sulle regole che dovranno stabilire quanto un privato deve corrispondere al comune per ottenere un cambio di destinazione d’uso dell’area o per un aumento delle volumetrie. Passa il principio del valore Ici dell’immobile. Più il valore dell’immobile ai fini Ici è alto e più costeranno le modifiche che il privato vorrà effettuare. Pensato, comunque, anche un freno agli insediamenti residenziali privati in zone che non hanno una destinazione di quel tipo.

 In sostanza chi vorrà cambiare la destinazione d’uso di un area produttiva o alberghiera in residenziale dovrà pagare maggiori spese di urbanizzazione tra opere pubbliche e denaro contante. Chi invece decide di trasformare in alberghiero un area residenziale pagherà meno, stesso discorso per un’area produttiva. Questo regolamento, approvato dalla sola maggioranza più uno, è stato molto discusso dall’aula soprattutto riguardo alle possibili applicazioni sull’area Ratti e non ha convinto l’opposizione che ha votato contro. Di seguito il consiglio si è occupato del primo piano d’intervento integrato presentato da un privato e riguardante l’are dove doveva sorgere l’albergo di Creva. La modifica al piano chiedeva proprio di trasformare l’indirizzo alberghiero in residenziale. Si chiude così l’annosa questione dell’albergo nell’ex-area Hussy previsto nel piano regolatore del ’99 e maio costruito per mancanza di operatori disposti ad aquistarlo. In cambio il comune ha ottenuto opere di riqualificazione in via Forlanini e 520 mila euro da destinare ad opere pubbliche.

Ultimo punto in questione è stato la concessione trentennale del diritto di superficie della struttura principale della casa di riposo Monsignor Comi di Luino. Il comune, proprietario della struttura, ha ceduto alla fondazione il diritto di proprietà trentennale in cambio di alcune concessioni in modo da permettere al patrimonio della fondazione di essere sufficiente per l’accesso al credito. La fondazione, infatti, dovrà affrontare lavori di risistemazione importanti utili all’accreditamento della struttura a livello regionale entro gennaio 2009, pena la chiusura. Il voto favorevole unanime e le felicitazioni di tutti i componenti del consiglio hanno accompagnato questo importante atto che, di fatto, salva dalla chiusura la casa anziani luinese che ha appena compiuto un secolo di vita.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Dicembre 2006
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