Si rinnova sullo stretto la magia del presepe sommerso
Un gruppo di sommozzatori, i pescatori dello stretto e la Prociv hanno lavorato domenica 17 dicembre per posizionare le statue sott'acqua
Anche quest’anno un gruppo di sommozzatori di Lavena Ponte Tresa rinnova la magia del presepe subacqueo. Insieme a quello di Laveno questo presepe rappresenta un’attrattiva di grande richiamo. Così, domenica 17 dicembre, sommozzatori e pescatori hanno dedicato la loro giornata di riposo per posizionare le 14 statue in marmorino proprio dove il Ceresio si restringe. Uno dei luoghi più suggestivi della provincia di Varese. Da un’idea nata nove anni fa, dall’Amministrazione Comunale di Lavena Ponte Tresa in collaborazione con sommozzatori volontari, si è pensato di allestire un presepe sommerso in questo luogo.
Sono state acquistate delle statue in marmorino bianco di altezza di circa
Il tutto, a livello acqua, viene posizionato un quadrato addobbato a verde con impianto di illuminazione che funge da cornice al Presepe. Negli anni successivi sono state aggiunte nuove statue fino a raggiungere un totale di 14 pezzi sufficienti ad allestire il Presepe.
Nel corso di questo anno si è costituito il comitato senza scopo di lucro “Amici del Presepe Sommerso” composto dai fondatori storici e da volontari che si mettono a disposizione per mantenere salda la tradizione. La costruzione avviene ai primi di dicembre occupando alcune domeniche. Dopodiché il Presepe è disponibile per visite fino alla fine di gennaio, per dare la possibilità di visionarlo durante questi mesi.
La manifestazione vera e propria si svolge la sera della vigilia di Natale a partire dall’arrivo dei Babbi Natale a Ponte Tresa alle 17,30 per poi culminare con la benedizione del Bambino Gesù da parte del Parroco attorno alle 22. Dal pontile dello stretto di Lavena partono i sommozzatori in corteo, con fiaccole in mano e depositano il Bambino nell’apposita cesta al centro del Presepe sommerso. Ulteriore benedizione e alla fine lo scambio degli auguri con l’aggiunta di vin brulè, te cioccolata e panettone.
Qualche anno fa un buontempone prelevò, ancor oggi non sappiamo come, il Gesù Bambino, facendola riapparire sulla pianta durante la festa della Madonna della Porta, un gesto goliardico che mise in subbuglio il paese dividendolo in due, chi pensò alla burla e chi gridò alla scandalo.
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