Strage di piazza Fontana: il tempo passa, le ferite rimangono

Secondo il Corriere le documentazioni di Caserta si starebbero deteriorando. Intanto oggi Milano si ferma per 10 minuti di commemorazione

Sono passati 37 anni dalla strage di piazza Fontana. Un 11 settembre in versione italiana, che con cinque attentati in 53 minuti ha segnato l’inizio di un’epoca di sangue che ha travagliato il nostro paese.

Da una parte sembra passato tanto tempo, tanto che tutti i documenti originali raccolti dalla Procura di Catanzaro, come ha denunciato il Corriere della Sera nel mese di novembre, si stanno deteriorando, e rischiano di diventare illeggibili. Per salvarli il Ministro della Giustizia Clemente Mastella ha promesso un grande sforzo di digitalizzazione, che dovrebbe creare anche una sorta di database, un piccolo “Google” dei processi italiani, per assistere gli avvocati nella ricerca di una mole ormai immensa di documenti. Solo per piazza Fontana si parla di centinaia di migliaia di prove cartacee. Il costo di digitalizzazione sembra proibitivo, oltre il milione di euro, ma si cerca qualche sponsor.

Sembra quasi di parlare di archeologia, eppure da un altro punto di vista la strage di Piazza Fontana appare ancora così vicina. Vicina perché, in fondo, c’è ancora tantissima confusione intorno a questo tema: non sempre il tempo ci permette di rivedere con occhio critico la storia, anzi. Il 3 maggio 2005  l’ennesimo processo, il settimo, sulla strage si è chiuso in Cassazione con la conferma delle assoluzioni degli imputati e l’obbligo, da parte dei parenti delle vittime, del pagamento delle spese processuali. Quest’ultima decisione, pur se dettata dalla legge, è stata duramente criticata anche da figure istituzionali, che parlano di "beffa" per i parenti delle vittime. Ed anche se il processo è stato chiuso, il tema rimane di attualità.

È passato poco tempo, pochissimo da quel 12 dicembre, e per Milano questa è ancora una ferita aperta. Alle 16:30 in punto i milanesi sono stati invitati a sospendere le loro attività per dieci minuti, un gesto che in piazza fontana alle 16:37 in punto, ora dell’esplosione della bomba, verrà accompagnato dalla deposizione di alcune corone di fiori. Sempre a Milano, a piazza Isimbardi, si terrà un convegno dal titolo “La memoria giovanile tra stragismo impunito e nuovo terrorismo internazionale”. Verranno illustrati i risultati di questo interessante sondaggio, svolto a 6 anni di distanza dal primo, volto a verificare quale memoria gli studenti delle scuole superiori milanesi conservino dello stragismo di piazza Fontana in poi, e al contempo come venga percepito il nuovo terrorismo internazionale di matrice islamica.

E proprio per i giovani, che magari non conoscono a fondo quei fatti, internet rappresenta una fonte intricata quanto difficile e non sempre affidabile. Poche cose sono difficile da trovare sul web come questa, ma proprio perché sui fatti in sé c’è molta confusione. La stessa Wikipedia, ad esempio, esplicita di non garantire al 100% questo lemma, ma almeno fornisce uno dei pochi quadri discretamente completi, costruiti tramite il confronto e chiari.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Dicembre 2006
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