Tangenziale: alcune migliorie possibili

Il centrosinistra espone alcune proposte di aggiustamento al progetto della tangenziale sommese

Si è svolta martedì sera nella sede della Margherita di via Zancarini la conferenza stampa organizzata dal centrosinistra per presentare alcune osservazioni in merito al progetto preliminare e allo studio di impatto ambientale della tangenziale sommese proposto dalla Giunta Colombo. Ermanno Bresciani (Ds) e Rossi (Margherita) hanno subito tenuto a precisare che il centrosinistra non intende fare “opposizione” bocciando per il gusto di bocciare ogni proposta della maggioranza: “Siamo assolutamente convinti della necessità di quest’opera e occorre attivarsi perché  si realizzi al più presto. La tangenziale è necessaria, seppure crediamo non solo in funzione di Malpensa, ma anche per la viabilità locale. Proponiamo alcune osservazioni critiche a parti del progetto e alcune idee: pensiamo che ci possano essere dei miglioramenti.” La proposta del centrosinistra, illustrata dall’architetto Girolamo Pasin, è fondamentalmente quella di prevedere due svincoli in più, uno in Via Novara presso il futuro centro natatorio di 40.000 mq, dalla viabilità altrimenti invivibile, e uno presso Maddalena, dove, da quando è stato rimesso in funzione lo stabilimento Ticino come magazzino tessile, il traffico pesante di camion è notevole. La nuova tangenziale è sempre a sud di Somma, come il progetto della precedente amministrazione, ma  il tracciato è diverso, non tanto in lunghezza, quanto per l’ideazione e la concezione stessa. Diverso è l’impatto ambientale e soprattutto la differente filosofia che sembra portante. Girolamo Pasin spiega:  “L’idea alla base è quella che il traffico deve scorrere via. A differenza del progetto precedente che pensava anche a scaricare il traffico locale di Corso Europa e Corso Repubblica, è la logica di una strada che corre e porta via i mezzi verso l’aeroporto, senza mai avere intersezioni con la viabilità locale”. In effetti il sindaco Guido Colombo parla non di “tangenziale”, ma  di  “circonvallazione”, che non ha interconnessioni con la città. “Non è assolutamente un no a questo progetto, diciamo solo di stare attenti perché costa davvero molto e si rischia di non portarla a termine” conclude Pasin. La preoccupazione del centrosinistra è che l’opera sia troppo mastodontica e costosa con i suoi 130.000.000 € di preventivo rispetto ai 90.000.000 precedenti e rischi di non essere mai finita. In bilancio ci sono solo 50.000.000€ e ne mancano ancora 80.000.0000. Pasin, inoltre, ha chiesto di essere molto cauti soprattutto nel primo tratto della tangenziale, che prevede una galleria naturale a 10 m dalla scarpata della Strona.  “Questo è il punto ritenuto dalla stessa giunta più delicato. Il terreno è sabbioso e c’è il rischio di crolli. Ci preoccupa soprattutto il fatto che sulla carta non sono descritte tutte le sezioni della zona: mancano verifiche della situazione di parti fondamentali della galleria. Per ovviare al problema si potrebbe spostare di qualche metro la strada allontanandosi dalla scarpata”. L’altra stranezza del progetto è il fatto che su questa strada di tipo C1 teoricamente si potrebbe andare a 100 km/h, ma ci sono gallerie e curve senza visuali perfette per cui occorre mettere vincoli di superamento e di velocità di 70 Km /h. “La nostra domanda è: perché non pensare ad una strada a livello, non in tricea? Ha un minor impatto ambientale, costa molto meno ed è migliore  anche dal punto di vista viabilistico. In apparenza l’impatto della nuova tangenziale sembra minore, poiché le macchine non si vedono, ma l’escavazione è almeno tripla rispetto ad una strada di superficie”. Oltre a queste osservazioni Varalli ricorda anche un altro problema non chiarito dalla maggioranza: il Parco del Ticino impone al comune di Somma 30 ettari di recupero obbligatorio come compensazione per la perdita di boschi e prati a causa dell’escavazione di 780.000 m3 per lo sbancamento e  479.000 m3 per le gallerie. Il comune deve acquistare 30 ettari da destinare al rimboscamento e alla riforestazione delle sponde. Una soluzione possibile, ricorda Varalli, potrebbe coinvolgere la Cascina Visconti. A conclusione della conferenza il centrosinistra ricorda: “Abbiamo già proposto questi accorgimenti in due commissioni, ora ci aspettiamo una risposta dal sindaco”. 

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Pubblicato il 14 Dicembre 2006
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