Un 2006 tinto di rosa

Il trionfo di Basso, la Von in serie A e i successi della YamamaY tra le note più belle dello sport varesino. Che registra i ritiri eccellenti di Vescovi, Meneghin e Peron

C’è un filo rosa che lega alcuni dei momenti più belli dello sport varesino del 2006. Un filo che sembra iniziare dalla maglia che Ivan Basso (foto) ha conquistato sui e portato da trionfatore fino a Milano, quarto nostro conterraneo a vincere il Giro d’Italia dopo la leggenda Binda, Ganna e Garzelli.
Rosa però è anche il colore che contraddistingue le donne, e anche dal loro mondo sono arrivati segnali di grande eccellenza. Le ragazze della Varese Olona Nuoto, anzitutto, hanno conquistato per la prima volta la serie A1 guidate da quel diamante di campionessa che è Manuela Zanchi. E speriamo che l’anno nuovo porti la massima serie anche per le moschettiere della YamamaY, punta più avanzata del volley nella nostra provincia. Tornando in sella applaudiamo anche Noemi Cantele, che al Tour ha vestito per alune tappe la maglia di leader e ai Mondiali ha sfiorato il podio. Ma andiamo con ordine.

CALCIO – L’impresa dell’anno – al di là dei Mondiali di Germania – è quella del Varese guidato da Devis Mangia, che in una bella giornata di aprile è tornato in serie C2, vincendo alla grande il campionato dilettanti e riportando i colori biancorossi tra i professionisti. Un po’ più vicino alle quote che competono a una società con quasi un secolo di storia alle spalle.
Meno buona l’annata della Pro Patria, la quale però ha colto una perla davvero notevole in primavera quando allo "Speroni" ha sconfitto il Genoa 4-3 in un pomeriggio epico.

BASKET – L’atteso rilancio della Whirlpool Varese non è avvenuto neppure negli ultimi dodici mesi. O meglio, chiuso in modo non proprio memorabile lo scorso campionato, sono arrivate buone notizie e segnali importanti con la nuova stagione. Ma forse è inutile sbilanciarsi in pronostici per i mesi prossimi: affidiamoci a Magnano e ai suoi ragazzi.
Di certo del 2006 si ricorderanno (purtroppo) in Robur, per l’ennesima beffa a un passo dalla serie B1 e per gli infortuni che hanno colpito Rosignoli e Padova. Però in via Marzorati c’è anche una Coppa Italia in più, motivo di grande consolazione. Si sorride invece dalle parti di Saronno, con la Vertical salva in primavera e ben posizionata ora.

CICLISMOBasso nel bene, Basso nel male. È innegabile che la vittoria al Giro del cassanese sia stata l’impresa dell’anno. Peccato per quel che ne è seguito: sospetti, esclusione dal Tour, divorzio dalla Csc e un’assoluzione tardiva (che per fortuna, almeno, è arrivata). Questo 2006 a pedali sarà però ricordato anche per lo strepitoso bis di Stefano Garzelli (foto) nella Tre Valli Varesine: mai un corridore di casa era stato in grado di ripetersi. E chissà che non sia stato il ritiro a Gazzada a portare fortuna agli azzurri, che con Paolo Bettini hanno conquistato la maglia iridata a Salisburgo.

SUL GHIACCIO – Dicembre ha portato in città lo spettacolo sui pattini di Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio: uno spot che ha messo in evidenza anche tutta l’attività agonistica dei pattinatori di casa nostra, con le diverse società che hanno fatto incetta di premi. L’hockey però non è stato a guardare: l’H.C. Varese, al primo tentativo, ha conquistato lo scudetto under 16 e pochi mesi dopo si è rimessa sul petto lo storico simbolo con il Mastino. Intanto è nata una nuova formazione giallonera, i Killer Bees, che sta facendo bene in serie C.

IN ACQUA – Se Gianluca Genoni non finisce di stupire (un altro record in carniere), la scuola nostrana dei sommozzatori che ha sfornato tanti campioni prosegue nella sua opera. Il 2006 ha visto sorridere in profondità anche una donna, Paola Parenti (foto) di Saronno, iridata della specialità "Jump Blue".
Spostandosi dal mare alla piscina, detto della Von in serie A, sottolineiamo anche i risultati colti dall’Ispra Nuoto, che con la sua squadra è entrata nel gotha nazionale. D’altra parte, avere in gruppo un atleta come Emiliano Brembilla, è garanzia di successo.

CANOTTAGGIOLuini, Frattini, ma non solo. La tradizione dei remi di casa nostra ancora una volta ha lasciato il segno, anche sulle acque mondiali di Eton. Se i due massimi atleti hanno centrato l’argento con le rispettive imbarcazioni, l’otto pesi leggeri con i gaviratesi Vlcek e Lenzi si è laureato campione.
Molto positivi anche i risultati del "sedile fisso" e quelli a livello organizzativo. Corgeno ha ospitato gli assoluti di quest’ultima specialità, Varese (in attesa della Coupe de la Jeunesse) ha visto in acqua il "Festival dei Giovani" e la provincia tutta ha lanciato la candidatura per i Mondiali del 2011.

SPORT DISABILI – Il recente Gala all’Istituto De Filippi ha mostrato ancora una volta la ricchezza dello sport disabile in provincia di Varese. Che accanto a tanta attività di base porta anche veri e propri campioni ai livelli più alti. È il caso di Fabrizio Macchi, tre volte di bronzo ai mondiali di ciclismo e votato varesino dell’anno dai nostri lettori, oppure dei ragazzi dell’Armata Brancaleone che hanno conquistato la convocazione alle Paralimpiadi. E ancora Max Mesiti, campione italiano di cicliso e la Handicap Sport di basket tornata nel campionato di A2.

VARIE – Applausi sparsi, ma ugualmente convinti, vanno a tanti altri portacolori varesini che si sono fatti onore sui campi di gara più diversi. Max Papis prosegue la sua bella avventura sui circuiti automoblistici americani, Marco Belli si conferma campione su quelli inglesi delle moto. Dall’oriente ancora una volta risuonano gli echi delle vittorie del karateka Emilio Bevilacqua, pluricampione mondiale, e di altri ottimi esponenti delle arti marziali. Gianni Carabelli e Arianna Farfaletti hanno difeso con onore i colori dell’atletica azzurra, così come il fondista Marco Cattaneo, protagonista delle lunghe distanze ma purtroppo assente a Torino 2006.

LE SCARPE AL CHIODO – Mai come quest’anno lo sport di vertice di casa nostra ha dovuto dire addio a tanti personaggi che hanno fatto la storia delle rispettive discipline. Il basket è quello che più si è impoverito, con gli addii di Cecco Vescovi e Andrea Meneghin, i quali continueranno in panchina la loro avventura. Il ciclismo saluta invece il besnatese Andrea Peron, dopo tanti anni in gruppo. E anche Beppe Maffei (foto), grande interprete del mezzofondo, ha detto stop. Sarà compito dei tanti giovani che compongono i vivai del Varesotto rimpiazzarli a dovere.

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Pubblicato il 30 Dicembre 2006
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