Una casa per detenute madri con bimbi fino a tre anni
La struttura consegnata dalla Provincia di Milano al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria
La Provincia di Milano, in relazione alla sottoscrizione di intenti che si è svolta a Milano il 21 marzo 2006 tra le parti interessate, si è impegnata a mettere a disposizione una sede debitamente ristrutturata ed allestita da destinarsi a sezione a custodia attenuata per detenute madri e ai loro figli da zero a tre anni. Oggi venerdì 15 dicembre 2006, in attuazione dell’impegno preso lo scorso marzo, alla presenza del Sottosegretario alla Giustizia, Luigi Manconi, il Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati e l’Assessore all’integrazione sociale delle persone in carcere e ristrette nelle libertà, Francesca Corso consegnano al PRAP, Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, una palazzina di proprietà provinciale.
Questo spazio, che si trova in Via Macedonio Melloni 51/C, è finalizzato alla realizzazione di una struttura sperimentale a custodia attenuata per detenute madri con prole fino a tre anni al fine di consentire una vita più dignitosa delle donne detenute e dei loro bambini.
La struttura di viale Piceno, di mq 500, è stata allestita per consentire la massima accoglienza ed il minimo delle coercizioni fisiche. Ci sono camere confortevoli e luminose, che possono ospitare complessivamente 12 mamme, e ambienti personalizzati come l’infermeria, la ludoteca, la biblioteca, l’aula formativa per le donne, una cucina attrezzata e un soggiorno, così da consentire il rispetto delle diversità culturali e alimentari.
La sorveglianza viene garantita da agenti della polizia penitenziaria adeguatamente formati e sensibilizzati, che opereranno senza divisa.
I Nidi Comunali del quartiere accoglieranno i bambini, accompagnati da figure educative debitamente formate, per offrire tutti gli stimoli educativi e le esperienze di crescita per uno sviluppo armonioso e senza traumi.
Inoltre anche alle madri verranno offerti strumenti per la propria formazione, istruzione e per un futuro inserimento lavorativo, grazie all’affiancamento di operatori qualificati.
Si pone così fine ad una barbarie che durava da molti anni, che vedeva imprigionati senza colpa con le madri i bambini fino a 3 anni.
(a cura di Provincia di Milano)
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ennio Doris, il film sul banchiere è firmato dal regista varesino Giacomo Campiotti
Felice su Sono soprattutto stranieri e sportivi i turisti che apprezzano sempre di più il Varesotto
YORK su Nuovo sgombero al campo nomadi di Gallarate, polizia e carro attrezzi al lavoro dal mattino
massimiliano_buzzi su Si affida ad un professionista per rivalersi sul medico che aveva sbagliato diagnosi ma viene truffato
Ombretta Gianni su Le barche d'epoca di Laveno Mombello al Festival internazionale di Sète
PaoloFilterfree su Il PD: "Lega a Varese già asfaltata due volte, loro a caccia di like e noi stanziamo 3,5 milioni per le strade"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.