Nuovo ospedale: il trasloco è iniziato
Alle 9.30 i pazienti di Medicina 1 hanno cominciato a spostarsi nel monoblocco. Poco prima delle tredici tutti e trentasei i degenti erano sistemati nelle nuove stanze
Alle 9.30 nel reparto di Medicina 1, al secondo piano del padiglione centrale, è iniziato il trasloco dell’ospedale di Circolo. Il traferimento, attraverso il lungo corridoio di collegamento con il nuovo monoblocco, si è concluso poco prima delle 13, «in maniera soddisfacente – assicura il direttore generale Carlo Pampari – sia per i pazienti sia per gli operatori».
Ogni ricoverato è stato trasportato in carrozzina o in barella da un infermiere ( solo nei casi più delicati l’accompagnamento avveniva da parte di un medico specializzato) che lo ha accompagnato in una stanza al quinto piano del monoblocco.
Piacevolmente sorpresi sono stati i degenti che, da camere a quattro posti, sono stati sistemanti in camere doppie con bagno privato, climatizzatore, decisamente più colorate e moderne.
In tutto, la prima tranche di trasloco ha coinvolto 36 ricoverati
Nel pomeriggio, il movimento è ripreso: il trasloco ha interessato la Medicina 2, posta nel padiglione Cattaneo. I pazienti sono stati accompagnati attraverso i sotterranei fino al padiglione centrale, con l’ascensore hanno raggiunto il secondo piano, dove hanno imboccato il corridoio di congiunzione, per ritrovarsi nel monoblocco e da qui salire al sesto piano. Un tragitto non del tutto semplice in cui è stato impegnato anche il nuovo personale sanitario: 41 infermieri che fanno parte del "pacchetto" di 178 assunzioni approvato dalla Regione.
Da Medicina 2 sono sttai spostati 35 pazienti. In calendario per oggi anche con il trasloco dei 4 ricoverati in Neurologia.
Domani, venerdì 30 marzo, il tabellino di marcia prevede la Geriatria, con 43 pazienti, la Pneumologia, con 28 malati e l’Oncologia con 7 degenti.
Se tutto andrà secondo i piani, il trasloco dovrebbe durare al massimo un mese: il momento più delicato inizierà con lo spostamento del Pronto Soccorso, a cui sono indissolubilmente collegati la radiologia e le alte specialità collocate nel padiglione Santa Maria: cardiochirurgia, neurochirurgia con le terapie intensive connesse. «Prevediamo che lo spostamento avvenga in 15 giorni al massimo – ha spiegato il dottor Stefano Zenoni, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera – in modo da garantire la sicurezza e la qualità dell’assistenza. Poi, nelle due settimane successive, si completerà l’opera, coinvolgendo anche le chirurgie e l’ortopedia, che, data la loro collocazione nel padiglione centrale, sono in posizione privilegiata rispetto a chi si trova nei padiglioni decentrati».
Una volta a regime, con l’ingresso di tutto il personale reclutato negli ultimi due mesi, la recettività del nuovo monoblocco sarà di 505 posti letto.
Nel padiglione centrale rimarranno gli ambulatori che confluiranno in un centro unico con personale infermieristico dedicato. L’attività, che non subirà variazioni, sarà ospitata in modo temporaneo: «Quando si partirà con i lavori di ristrutturazione ( un’opera da 16 milioni di euro di cui 7,5 sono già stati deliberati da Roma e attendono solo la conferma) – spiega ancora Zenoni – si ripenserà a tutta l’organizzazione dei servizi ambulatoriali, cercando di potenziare il territorio per evitare una concentrazione al Circolo».
La nuova era della sanità varesina è inziata: dopo sei anni di lavori e una spesa di 151 milioni di euro ( 105 per le opere edili, 12,5 per arredi e 34 per apparecchiature tecnologiche) si volta pagina. Sabato 31 marzo il Presidente della Regione Formigoni, quello della Provincia Reguzzoni e il Sindaco di Varese Fontana inaugureranno ufficialmente il monoblocco. Sarà assente lo Stato che, nonostante l’impegno finanziario, "La Regione non ha reputato di invitare" come ha spiegato il direttore generale Carlo Pampari.
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