Voldomino off-limits per i ciclisti e la pista finisce contro le case

Da mesi l'anello ciclabile di Voldomino non riesce a chiudersi a causa di due garage e la comunità montana abbandona l'idea di arrivare fino a Creva

Quell’anello di pista ciclabile proprio non si riesce a chiudere. Da mesi una rete arancione sbarra la strada alla comunità montana Valli del Luinese e al suo progetto di pista ciclabile lungo il fiume Tresa. A bloccare il completamento del tracciato, ormai giunto al 99%, ci sono due garage che sbucano proprio sulla pista ciclabile e un paio di portoni di case che si affacciano proprio in quel punto. Un pericolo per tutti: per i ciclisti che si ritrovano automobili che escono all’improvviso dai garage e per i residenti che escono dal portone di casa e si ritrovano ciclisti che sfrecciano dalla discesa.

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Pista ciclabile Margorabbia -Tresa 4 di 13

 «Hanno detto che se non cediamo il passaggio di nostra volontà passeranno all’esproprio – dice una signora che abita nella casa che sbuca sulla pista ciclabile – ma noi abitiamo qui da decenni e questa è una stradina consortile divisa tra le tre case che si affacciano, perchè la pista ciclabile deve passare da qui?».  L’anello verrà chiuso e il pericolo per ciclisti e pedoni rimarrà lo stesso, a meno che non si cambi il tracciato. Quel tratto di pista è la prosecuzione della pista ciclabile che fiancheggia il fiume Margorabbia e che parte da Cassano Valcuvia. La pista si interrompeva a Germignaga ma con un nuovo lotto si è deciso di farla proseguire lungo il fiume Tresa in territorio di Luino e farla girare nel quartiere di Voldomino inferiore, tra le case e i palazzi.

La risposta della comunità montana arriva per bocca del presidente della comunità montana delle Valli del Luinese Ido Locatelli che tranquillizza gli abitanti delle case che si affacciano sulla pista ciclabile e scongiura i rischi di esproprio:«L’idea di portare la pista ciclabile in quella zona è stato abbandonato in quanto non abbiamo ottenuto il finanziamento del progetto che voleva portare la pista ciclabile fino alla diga di Creva – spiega Locatelli – dunque la pista terminerà proprio in quel punto dove metteremo un cancello per evitare che la gente passi in bici». Nel frattempo il comune di Luino ha approvato le due varianti per poter creare un parcheggio nell’altro pezzo di pista ciclabile proprio tra il tribunale e i premaggi».  Ma in futuro il progetto potrebbe essere ripresentato? «Non lo sappiamo – spiega Locatelli – credo che si dovrà comunque pensare prima ad illuminare i tratti di pista troppo bui in modo da poterla utilizzare anche la sera in sicurezza». Rischio rimandato o solo scongiurato?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Marzo 2007
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