Whirlpool, prima l’inferno poi il paradiso

Varese-Biella 83-74. I biancorossi sprofondano nel primo tempo, poi inventano una rimonta finita in gloria. Keys protagonista, bene Howell

Che Whirlpool-Angelico potesse essere una gara “pazza” lo avevamo previsto già in sede di presentazione. Che la pazzia potesse tramutarsi in una vittoria da incorniciare dopo aver sofferto le pene dell’inferno è una piacevole sorpresa: Varese abbatte Biella 83-74, si innalza al quinto posto solitario di serie A e fa un passo avanti pesante in chiave playoff.
Il tutto però dopo aver sofferto tremendamente, dopo aver fatto esaurire le parolacce ai propri tifosi, dopo essere stata sotto anche di 15 in un primo tempo troppo brutto per essere vero. Con un’Angelico tremenda e cinque biancorossi in campo a guardare senza reagire. Dopo l’intervallo la svolta costruita con soli cinque uomini, quelli del quintetto base. Capitanati da un Keys (foto: www.simoneraso.com) clamoroso, i varesini risalgono la china, pareggiano, sorpassano e vanno a pigliarsi un successo con qualche brivido di troppo anche nel finale. Bene, questa volta, anche Howell, determinante sui due lati del campo. In parallelo le partite di Carter e Galanda, che prima lasciano molti dubbi ma nel finale sono tasselli chiave nella risalita.

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COLPO D’OCCHIO – Come annunciato alla vigilia, Masnago si riempie di pubblico all’arrivo di Biella, avversaria ormai tradizionale con cui si è instaurata anche una discreta rivalità. Le uova di Pasqua benefiche accolgono il pubblico insieme alla mascotte-elefantino per il quale si cerca un nome.

PALLA A DUE – Rolando Howell prende posto in quintetto come da copione tra i biancorossi nei quali è assente Gergati, sostituito in panchina dal promettente play Valenti. Bechi replica con Porta e Frosini che sostengono il trio Usa Gaines-Thomas-Coppenrath.

LA PARTITA Inizio scoppiettante di gara, con Holland e Keys a firmare il primo mini allungo biancorosso (13-6). Non si nasconde neppure Howell, utile e reattivo: in totale Varese produce 17 punti in poco più di 5’ che costringono Bechi a un time out obbligato. Biella si ripresenta con Roller e Daniels, ma Keys con la terza bomba su tre, imitato da Carter, proseguono nel centrare i bersagli grossi. Varese rallenta un po’ sul finale, complice la zona e un pizzico di sfortuna. Al primo riposo è 26-21.
I ritmi di casa rimangono alti grazie a Fernandez e ai suoi 5 punti di inizio secondo periodo, dopodiché Varese va in letargo. Biella sta al gioco, replica colpo su colpo e trova il vantaggio con Black che infila 7 punti in un amen (35-38 al 24’). La Whirlpool paga carissimo il black out sia in attacco sia in difesa: ai minuti senza canestri biancorossi i piemontesi rispondono senza mai sbagliare: il parziale è di 0-16. Holland rompe l’assedio ma Biella domina anche a rimbalzo (mostruoso il 9-21 del 20’): è una valanga che si chiude solo su una amarissima sirena del 43-55.

Nell’intervallo si sentono chiari i pugni sulla porta dello spogliatoio biancorosso, barometro dell’umore nero che aleggia tra il pubblico. Al rientro la Whirlpool rosicchia qualcosa ma subisce il terzo fallo di Galanda (Gaines ne ha 4). Un guizzo di Howell vale il -7, la fiondata di Keys il 53-58 che riaccende Masnago. Qui i biancorossi cincischiano un po’ ma trovano ancora Billy Keys pronto a dare un altro colpo da lontano: l’entusiasmo porta addirittura il pareggio (58-58) al 27’. Il gancio del sorpasso – con Biella che in attacco non azzecca più neppure i passaggi – è di Galanda, ma Frosini impatta all’istante. Howell (foto) c’è, come direbbe Guido Meda, il 62-61 è suo, poi per 90” non si segna e il periodo termina così.

IL FINALE Bechi torna a zona e Varese stecca due volte dall’arco. L’Angelico ripassa avanti su un errore arbitrale e una cavolata di Galanda che sbaglia un passaggio e regala la tripla del 62-66. Holland contro sorpassa ma poi torna il balbettio in attacco finché Carter, salito di tono, trova una tripla al 25’. Howell va in doppia cifra su tap in (72-68) e Keys costringe Bechi al time out. Biella ora ha l’acqua alla gola e perde anche Porta che si storta la caviglia (applaudito dal pubblico). Daniels però trova due triple di fila che riaprono i giochi in un amen (76-74 a 80”). Un capolavoro di Galanda e un rimbalzo di Holland aprono l’ultimo minuto, con Keys che fa 2/2 ai liberi. E’ il colpo del Ko per un’Angelico che non riesce più a costruire le azioni finali: lo spumante è per Galanda che si regala la bomba dell’83-74. Ma che fatica.

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Pubblicato il 29 Marzo 2007
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