Arrivano i Ds del Nord. Con più donne e giovani

Il partito varesino al congresso regionale. Marantelli e Tosi. dobbiamo andare oltre l'elettorato di sinistra

Largo ai giovani e alle autonomie nei Ds. Età media della nuova direzione provinciale: 46 anni. 45 in segreteria, 34% di donne in direzione, 27% in segreteria. I Ds si rinnovano e arrivano all’appuntamento del congresso regionale con i quadri già formati, 29 membri nuovi, anche se il gruppo dirigente risulta confermato. E’ un bilancio di fiducia, quello che presentano l’onorevole Daniele Marantelli, leader storico del partito varesino, e Stefano Tosi (foto in alto), segretario provinciale. La coppia di testa dei Ds varesini si prepara alla sfida del Partito Democratico con il copyright dell’Ulivo del Nord, la nuova strategia che dalla leghista  Varese si allarga a tutta la fascia pedemontana, dove la sinistra è minoritaria e non sfonda la fascia del 25%. Il tentativo è quello di guardare ai temi storici di questi territori da sinistra. Marantelli avverte: "In questa zona vivono 4 milioni di abitanti, se non riusciremo a parlare alla Lombardia pedemontana non vinceremo mai". E allora il partito varesino riparte dalle parole d’ordine di autonomia e federalismo. Quello di Marantelli (foto in basso) e Tosi è il classico lancio del cuore oltre l’ostacolo: catturare una nuova sintonia con le popolazione del nord, il popolo delle partite iva, degli sciur Brambilla, degli operai che non si sentono classe, del terziario che vuole conquistare uno status.
Primo obiettivo. Liberarsi degli abiti vecchi. I Ds discuteranno al congresso regionale di un sondaggio realizzato dalla Ipsos che analizza i valori tradizionali di riferimento dei cittadini della fascia pedemontana. Ne emerge una fotografia netta di come il sentimento popolare della gente sia più in sintonia con la Lega e Forza Italia, percepite come le forze che meglio rappresentano e difendono il territorio. Tosi parla di umiltà della sinistra che deve imparare ad ascoltare prima di insegnare qualcosa agli altri. Una posizione molto attenta, quella del segretario, che richiama il partito alla necessità di fare un vero sforzo di comprensione del suo elettorato di riferimento. Basti un dato per tutti:  pare che i lombardi, soprattutto quelli della nostra zona, attribuiscano alla sinistra un sentimento contro il benessere economico. Con questa percezione, è evidente che qualcosa vada fatto. Daniele Marantelli è un po’ il creatore dell’opzione federalista e aperta alla Lega dei Ds, ma non vuole sentire parlare di appiattimento sulle tematiche del carroccio. Piuttosto, di una sfida a chi sul territorio vuole fare propri messaggi di autonomia, a partire proprio da un cambiamento culturale all’interno del partito varesino, che però sia percepito anche a Roma, con l’accettazione di una diversità locale delle strategie dei Ds e del futuro Partito Democratico. In questo senso, il cantiere del Pd andrà riempito di contenuti autonomisti e federalisti Ma anche popolari, progressisti, vicinanza agli operai, concretezza. Con queste premesse i Ds varesini, guidato dall’analitico Tosi e dal "leghista” Marantelli, vanno al congresso regionale di venerdì e sabato che eleggerà un segretario di 28 anni di Bergamo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Aprile 2007
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