Banca di Roma in sciopero

Lunedì 30 aprile la protesta causata da una vertenza non risolta tra lavoratori e dirigenti

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato inviato dalle segreterie di coordinamento della Banca di Roma dei sindacati

DIRCREDITO,  FABI,  FALCRI, FIBA/CISL,  FISAC/CGIL, SILCEA, SINFUB, UGL,  UILCA

In data 17 Aprile si è svolto senza esito, presso l’ABI,  il tentativo di conciliazione, propedeutico all’indizione dello sciopero generale in Banca di Roma deciso dalle scriventi OO.SS. per contrastare la linea di grave chiusura negoziale operata dalla controparte aziendale, indisponibile a risolvere le numerose problematiche sollevate dal Sindacato nella lettera del 10 Aprile e ribadite nel comunicato unitario dell’11 Aprile.

Questi i cardini della nostra vertenza:

 

SICUREZZA  – Giudichiamo inaccettabile la decisione unilaterale della Banca  di stravolgere gli accordi faticosamente sottoscritti in materia lo scorso mese di dicembre, a fronte della gravissima recrudescenza degli eventi criminosi su tutta la rete nazionale, con un incremento di oltre il 100% delle rapine rispetto al recente passato.

In quella sede si era convenuto di confermare, senza limiti di tempo, i presidi di vigilanza recentemente attivati presso alcune filiali plurirapinate e di introdurre, in alcune dipendenze a rischio, un sistema di video-sorveglianza remota a titolo esclusivamente sperimentale ed integrativo rispetto alle misure di sicurezza già esistenti.

A distanza di poche settimane, contro il parere delle scriventi OO.SS., l’Azienda ha proceduto alla soppressione di molte vigilanze, ritenendo il solo sistema di video-sorveglianza remota ampiamente sperimentato e sufficiente a garantire la sicurezza dei lavoratori e degli impianti. Previsione questa puntualmente smentita dalla recente rapina perpetrata presso una delle dipendenze  private, il giorno precedente, della vigilanza armata.

Chiediamo il pieno rispetto degli accordi e l’adeguata implementazione delle misure di salvaguardia. Rifiutiamo una strategia aziendale subordinata al contenimento dei costi  anziché alla effettiva tutela delle persone.

 

CARENZA STRUTTURALE DEGLI ORGANICIRiteniamo pesantissimo il sottodimensionamento degli organici presente su tutte le Aree Territoriali, ulteriormente accentuato dall’apertura di nuove filiali, dai processi di esodazione e dalle iniziative commerciali connesse al progetto “Cambia Tutto”.

Chiediamo un significativo incremento di assunzioni, al netto delle uscite, sull’intera rete operativa nonché l’utilizzo della incentivazione allo scambio generazionale.

 

PRESSIONI COMMERCIALI – Malgrado gli impegni sottoscritti, l’Azienda continua a consentire comportamenti vessatori ed impropri esercitati da gran parte delle Aree Territoriali e dei Direttori di Zona, senza alcun controllo sul loro operato.

Esigiamo una immediata inversione di tendenza che si concretizzi in comunicazioni formali e tassative a tutte le funzioni aziendali interessate alla gestione delle attività nel pieno rispetto della dignità del lavoro e dei Protocolli sulla Responsabilità Sociale di Impresa.

 

ELUSIONI CONTRATTUALI  – In presenza di perduranti violazioni in materia  di orari di lavoro, di omessa  registrazione e remunerazione delle prestazioni supplementari  per le Aree professionali, nonchè del mancato riconoscimento dell’apposita erogazione ai quadri direttivi a fronte di prestazioni  significativamente eccedenti e dell’arbitrario utilizzo della categoria in mansioni inferiori,  rivendichiamo un radicale cambiamento di rotta.

 

SISTEMA INCENTIVANTE – In coerenza alle reiterate pressioni sindacali di attribuire un legittimo  premio a tutti i lavoratori, che hanno contribuito a raggiungere gli obiettivi di budget assegnati, rifiutiamo la prassi aziendale di corrispondere riconoscimenti economici in maniera discrezionale ed unilaterale senza aver previsto, in ottemperanza alla norma contrattuale, un sistema incentivante improntato a criteri di oggettività, equità e trasparenza, sancito da un regolamento condiviso e preventivamente portato a conoscenza di tutto il personale.

 

RELAZIONI SINDACALI – Nonostante i reiterati tentativi di determinare concrete relazioni sindacali decentrate, siamo stufi della voluta inconsistenza degli attuali interlocutori sindacali che lasciano irrisolte le problematiche dei lavoratori sollevate dalle RSA locali.

Vogliamo un accordo formale che, al pari di quanto realizzato nei principali Gruppi bancari, definisca interlocutori con effettivi poteri e deleghe decisionali, organico coordinamento con la Funzione del Personale e piena autonomia dai Responsabili Territoriali.

 

PREMIO AZIENDALE – A pochi giorni dalla definizione della trattativa di Gruppo per determinare l’importo del premio aziendale da erogare nel mese di giugno, a fronte degli ottimi risultati di bilancio ottenuti e sbandierati tramite gli organi di stampa nazionali ed internazionali e alla luce dell’ormai scandalosa distanza fra gli emolumenti che in varie forme si auto assegna il top management  e le retribuzioni del restante personale, le scriventi OO.SS. rivendicano il diritto dei lavoratori di ottenere un premio proporzionato all’impegno profuso per la crescita reddituale dell’Istituto.

 

Ultima ma non minore riflessione va sviluppata sulle problematiche previdenziali del personale ex-CRR: nonostante i defatiganti tentativi sindacali per realizzare un equo accordo in materia  Fondo CRR, l’Azienda ha preferito negare l’evidenza dei fatti, inducendo le OO.SS. ad affidare ad un collegio legale unitario la tutela dei diritti lesi di questi lavoratori.

 

Di fronte all’atteggiamento della controparte, teso esclusivamente a disconoscere e sminuire la portata delle gravi problematiche che investono il personale della Banca di Roma, è indispensabile dare un fortissimo e determinato segnale di intollerabilità dell’attuale situazione, rifiutando la  stagnante paralisi  che il gruppo dirigente ed i vertici societari  stanno  facendo subire a migliaia di dipendenti, in attesa di  indeterminate ed oscure prospettive.

Il futuro di tutti noi si garantisce ogni giorno creando un positivo e condiviso clima aziendale, onorando gli accordi sottoscritti e risolvendo concretamente i problemi evidenziati.
PER QUESTO DOBBIAMO MOBILITARCI ADERENDO COMPATTI ALLO SCIOPERO GENERALE PROCLAMATo PER L’INTERA GIORNATA DI LUNEDI’ 30 APRILE CHE PER LA PRIMA VOLTA VEDE CONVINTAMENTE UNITE TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI RAPPRESENTATIVE DEI LAVORATORI IN BANCA DI ROMA.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Aprile 2007
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