Bonanni: “Le municipalizzate sono uno scandalo e Varese non fa eccezione”
Il segretario generale della Cisl è intervenuto al Consiglio generale convocato alle Ville Ponti
Raffaele Bonanni, segretario nazionale della Cisl, è intervenuto alle Ville Ponti al consiglio generale dell’organizzazione varesina. Di fronte a molti delegati, Bonanni ha toccato alcuni punti di interesse locale e nazionale.
(foto: Raffaele Bonanni firma la bandiera della Cisl dei lavoratori edili. Mentre firmava esclamava: "Anche io sono stato muratore")
Municipalizzate – «È ora di denunciare lo scandalo dilagante delle municipalizzate, a cui Varese non fa eccezione. Consigli di amministrazione che percepiscono tremila euro a botta. O che dire delle consulenze date agli amici degli amici, in Italia sono più di 147 mila. Il peso di questa situazione grava sui contribuenti».
Telecom e i poteri forti – «Capisco l’esigenza di apertura del mercato, ma c’è anche un delicato aspetto di interesse e sicurezza nazionale. E il governo deve tenerne conto. Poi Colaninno ci deve spiegare perché ha comprato Telecom a un prezzo basso e ha rivenduto a molto di più. Un’azienda che ha un cash flow di dieci miliardi di euro si permette di dare servizi poco efficienti a prezzi alti. Come è possibile? Perché gli imprenditori di Telecom non hanno nè arte nè parte, soggiaciono ai poteri forti che dilagano in Italia più che nel resto d’Europa e il sistema è in mano ai banchieri. E se la politica non gioca un ruolo in questo quadro sbaglia».
Contratti di lavoro dell’impiego pubblico e fannulloni- «Non si risolvono i problemi con i luoghi comuni. Il Governo se vuole aumentare la produttività deve affrontare e risolvere la contrattazione di secondo livello. Non capisco perché l’esecutivo la boicotti».
Riforme, contrattazione di secondo livello e Cgil- «Rispetto a quanto scritto da alcuni economisti sui quotidiani nazionali, in particolare Padoa Schioppa, io affermo che le riforme non c’entrano nulla con la contrattazione di secondo livello. Anzi: se si arriva alla definizione della contrattazione di 2 livello si arriva anche alle riforme. Appoggiare questo tipo di contrattazione vuol dire mettere le mani in quei fattori che incidono sulla vita e sulla salute delle persone. Purtroppo su questo punto fondamentale Cgil, Cisl e Uil hanno continuato a litigare».
Tasse – «L’Irap non si tocca altrimenti mancano i soldi per la sanità. Tutti i soggeti che lavorano devono avere una contribuzione pari al 33 per cento. se si fanno pagare più tasse ai lavoratori bisogna aumentare i salari. Oggi in Italia il livello salariale è inaccettabile e così quello pensionistico».
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