Camera con vista: un secolo di arte e design

L’arte e gli arredi in cento anni di stile italiano. A Palazzo Reale una rassegna di dipinti, sculture, mobili e oggetti dal 1900 a oggi

Il titolo è ispirato al celebre romanzo Forster e la colonna sonora del film "O mio babbino caro" del Gianni Schicchi di Puccini accompagna il visitatore in una delle sale della mostra.

“Camera con vista” a Palazzo Reale dal 18 aprile, in concomitanza con il Salone del Mobile, restituisce il clima e il gusto che hanno animato e ispirato la grande cultura italiana dell’arte e del design del secolo scorso e fino ai nostri giorni: i pittori divisionisti e i futuristi, i grandi maestri del Novecento e le neoavanguardie degli anni Settanta, i protagonisti del postmoderno negli anni Ottanta e i più giovani talenti ora affermati a livello internazionale.

Accanto ai dipinti e alle installazioni saranno esposte le opere di architetti e designer.

Il visitatore si ritrova al centro di un mondo in cui la realtà delle tele di Mario Sironi, Filippo de Pisis, Felice Casorati e Giorgio de Chirico spesso corrisponde a quella dei mobili e degli "interni" progettati e realizzati da Bugatti, Gio Ponti, Piacentini; i progetti visionari di Sant’Elia e i mobili di Giacomo Balla, la splendida scrivania di Portaluppi, un articolatissimo armadio di Ulrich che ospita perfettamente l’ancor più articolato guardaroba di d’Annunzio; e poi gli uffici proto-razionalisti di Gualino e di Giuseppe Pagano, uno studio modernista di Gio Ponti del 1935, le lampade spazialiste dei fratelli Castiglioni e di Gino Sarfatti, un ambiente riduzionista con arredi "a specchio" di Nanda Vigo, il design povero dei mobili autocostruiti di Enzo Mari, l’avventura high-tech nella casa degli anni Ottanta fino alle generazioni più giovani, in cui spesso l’arte torna a coincidere con lo spazio dell’architettura e con quello della vita vissuta, come nelle opere di Loris Cecchini e Flavio Favelli, di Vedovamazzei e Massimo Bartolini o di Michelangelo Pistoletto (di cui sarà esposta l’opera Love Difference, il grande tavolo del multiculturalismo che caratterizza il terzo millennio e introduce nuove frontiere di confronto e dialogo tra arte, architettura e design, tra Occidente e Oriente).

Fanno da sottofondo alla mostra finestre musicali che hanno accompagnato la vita degli italiani dall’inizio del ‘900 a oggi.

Accoglie il visitatore l’aria "O mio babbino caro" del Gianni Schicchi di Puccini (cui  è ispirata la colonna sonora di "Camera con vista", il film di James Ivory): e poi i colori orchestrali di Respighi scivolano sul divisionismo di Previati, i soffi violenti di Salvatore Sciarrino si fondono con l’Arte Povera, una giovane Mina accompagna  la Pop Artmentre Maramao del Trio Lescano si mescola alle opere di Mafai e Badodi. Le bizzarrie strumentali e gli scherzi di Azio Corghi segnano il nuovo millennio e una provocazione vivaldiana abbandona il settecento per giocare con la Transavanguardia. Poi Casella e il Futurismo, Ghedini e la Metafisica, Malipiero e il Novecento, Luigi Nono e il Gruppo degli Otto, Berio e lo Spazialismo, Fabrizio De Andrè e l’ultima stanza di Michelangelo Pistoletto.

Il catalogo in italiano e inglese è edito da Skira e verrà stampato in due edizioni: la prima con i testi di Amerigo Daveri, Manolo De Giorgi, Rachele Ferrario, Claudia Gian Ferrari, Maria Paola Maino, Luigi Settembrini; la seconda edizione, stampata in seguito all’inaugurazione della mostra, con la riproduzione fotografica dell’allestimento.

Milano, Palazzo Reale

Dal 18 aprile al 1 luglio 2007

Orari d’apertura:

Dal 18 al 23 aprile dalle 9.30 alle 22.30. Dal 24 aprile al 1 luglio dalle 9.30 alle 19.30. Lunedì: dalle 14.30 alle 19.30. Giovedì: dalle 9.30 alle 22.30

Biglietti d’ingresso: Intero 9 €, Ridotto 7,50 €, Riduzione per le scuole 4,50 €, Gruppi 7,50 €

Biglietto gratuito per i titolari di tessere di ingresso al Salone del mobile dal 18 al 24 aprile 2007

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Pubblicato il 19 Aprile 2007
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