Consiglio comunale fiume: approvato il Pgt

Dodici favorevoli e cinque contrari sul documento già approvato dalla Regione. Soddisfatta la maggioranza

Il consiglio comunale di Cassano Magnago ha approvato il Piano generale del territorio con 12 voti favorevoli e cinque contrari. Dopo circa 6 ore di seduta si è giunti quindi a questa importante approvazione che chiude un iter lungo, passato in Regione e definitivamente approvato dall’assemblea di Villa Oliva dopo vari passaggi e studi a diversi livelli. A favore del documento si sono espresse Lega Nord, Forza Italia e Alleanza Nazionale, contro hanno votato i consiglieri Luca Radice, Cosimo Mottura e Francesco De Palo dell’Ulivo, Giuseppe Di Nanno di Rifondazione Comunista e Domenico Uslenghi, ex Lega Nord.  

Lungo il dibattito, cominciato alle 10 di questa mattina, 10 aprile, nella sala consigliare di Villa Oliva. Tra una frecciatina e l’altra di carattere pre-elettorale si sono alternati gli interventi di tutti i consiglieri presenti, degli assessori interessati e del sindaco Aldo Morniroli che ha chiuso la seduta: «Portiamo a casa un altro risultato importante – ha spiegato prima di andare a brindare a questo successo con gli altri esponenti della maggioranza cassanese -, con questo documento poniamo le basi per una crescita di Cassano Magnago giusta e coerente. Le accuse di essere dei cementificatori le rispediamo al mittente con forza: in questo Pgt mettiamo a posto gli errori del passato con scelte coraggiose e importanti. Riqualificheremo sei aree chiave e porteremo la città ad uno sviluppo armonioso». Il documento, già approvato in Regione, verrà ora pubblicato e diventerà operativo.  

Dura la reazione di Luca Radice, capogruppo dell’Ulivo in consiglio comunale: «Per noi lo strumento adottato è del tutto negativo – spiega -. Si dà la possibilità di costruire ancora e troppo, ci sono aree edificabili in punti del territorio comunale che non andrebbero toccate, come quella che corre lungo il torrente Rile e al confine di Fagnano Olona e Cairate, aree verdi che se modificate e cementificate subirebbero gravi variazioni all’equilibrio ambientale. Cassano Magnago è già per il 65 per cento urbanizzata e si aggiunge un altro tre per cento: vuol dire che i due terzi della città è urbanizzata – prosegue Radice -. Si spalma cemento e si prevedono altri 4 mila abitanti, quando da 20 anni il numero è stabile sui 20 mila. Il nostro giudizio è totalmente negativo, se ci avessero chiesto per tempo un giudizio avremmo suggerito strade diverse: non siamo per il non fare, ma la via scelta è quella sbagliata».  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Aprile 2007
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