Dipendenti comunali pronti allo sciopero
Si avvierà la procedura di conciliazione presso il Prefetto dopo l'assemblea di questa mattina
Circa duecento dipendenti del Comune di Busto Arsizio, riuniti questa mattina in assemblea al Museo del Tessile, hanno approvato all’unanimità un documento che prevede di recarsi dal preftto per la procedura di conciliazione, primo passo verso lo sciopero – «e l’occupazione del consiglio comunale, se necessario: c’è già un precedente quattro o cinque anni fa» rimarcano i rappresentanti sindacali. La volontà di scioperare c’è, a meno di novità sostanziali. Le richieste non sono nuove: rivisitazione della dotazione dell’organico comunale («tuttora sconosciuto» lamenta Fausta Sartorato di SdL), stabilizzazione dei precari, nuove assunzioni per coprire i vuoti esistenti, carriera e relativi stipendi (progressioni verticiali e orizzontali). In più si lamenta che il tavolo della trattativa è stato subito chiuso dal Comune, e che quest’ultimo tenterebbe di inficiare la rappresentatività delle rappresentanze sindacali unitarie (RSU), eletto a suffragio universale e segreto e delegate a trattare le questioni aziendali, accettando solo accordi controfirmati anche dalle rappresentanze territoriali dei sindacati.
«Siamo fermi da sei mesi, a parte l’accordo per i vigili urbani – di fatto inattuato – sono sei mesi che non si fanno progressi» insiste Sartorato. «All’assessore Zingale, che ci bolla come demagoghi, abbiamo dato tempo, lodando anche la sua disponibilità a trattare, ma ora tutti sono d’accordo che è il momento di passare dalle parole ai fatti». Spiega Arnaldo Monga della segreteria nazionale SdL: «Il vostro assessore aspetta da Roma il decreto interministeriale con i criteri applicativi delle norme per l’assunzione dei precari contenute in Finanziaria? Sappia che l’Anci (associazione dei comuni italiani, ndr) ha già diffuso la sua intepretazione di tali norme: si può assumere, sulla base dei vincoli di bilancio, chi rispetta i requisiti indicati in Finanziaria (tre anni di servizio da precari) ed era stato assunto tramite concorso». E mentre i dipendenti comunali fanno
tintinnare le sciabole di un possibile sciopero, i 35 precari al
servizio di Palazzo Gilardoni aspettano ancora.
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