Guerriglia a Chinatown, Moratti: «No a zone franche in città»

E' di oltre 20 feriti il bilancio degli scontri nella zona Bramante-Sarpi. Le reazioni del mondo politico

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, prende subito le difese della polizia: «Non possiamo tollerare le zone franche, – dichiara il primo cittadino – le leggi ci sono e vanno rispettate in tutta la città».
Il giorno dopo gli scontri di Milano si contano i feriti,
circa 20 feriti tra forze dell’ordine e manifestanti cinesi. Gli scontri, iniziati intorno alle 13, hanno visto le forze dell’ordine milanesi aggredite da centinaia di cinesi per quasi due ore, con lancio di bottiglie e manganellate, auto ribaltate e cortei di manifestazione con tanto di bandiere della Repubblica Popolare cinese.

Ma andiamo con ordine: ieri pomeriggio, 12 aprile, intorno alle 13, i vigili urbani milanesi multano una giovane cinese, intenta a scaricare merce in orario non consentito dalla sua auto, in cui si trovava la sua bambina di 3 anni. Inoltre, a causa di una mancata revisione, la vigilessa vuole ritirarle il libretto di circolazione della vettura. A questo punto la giovane reagisce con violenza: inizia uno scontro con i vigili, che richiama l’attenzione dei cinesi del quartiere. Inizia così una rivolta contro la volante delle forze dell’ordine, raggiunti subito dai colleghi in zona in soccorso. Le immagini mostrano una vera e propria guerriglia urbana, durata per circa due ore e che provoca, oltre ai feriti portati immediatamente negli ospedali milanesi, reazioni nel mondo politico ma soprattutto nella cittadinanza. La tensione c’è: da parte dei cinesi, che si sentono perseguitati dalle forze dell’ordine e dalle continue multe nello svolgimento del loro lavoro, ma anche da parte dei pochi italiani rimasti, che parlano di una città nella città in cui vige una legge e un ordine diverso, quella cinese appunto. Alla fine della guerriglia, parte un corte spontaneo di manifestazione da parte degli abitanti cinesi, con slogan e bandiere cinesi, che ha creato problemi alla circolazione fino a via Bramante.

Anche la voce degli altri esponenti della maggioranza non si è fatta attendere: dalla Lega a Forza Italia, tutti hanno dichiarato che bisogna far rispettare le leggi, anche alle comunità immigrate che si sono insediate nel nostro paese. Piena solidarietà da parte di tutti alla polizia milanese, e la preoccupazione per la situazione criminalità, già manifestata dal sindaco nelle precedenti settimane, ha raggiunto livelli elevati. «Il problema immigrazione c’è, – continua Maria Stella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia – e la polvere sollevata dalla Moratti ora non può più essere definita eccessiva dalla sinistra».
Ma c’è anche molta indignazione anche tra le parole del console cinese Limin Zhang. «Questo episodio non è casuale – accusa il console – Sono due mesi che qui siamo sottoposti a una forte pressione. Voglio sapere chi ha sbagliato, sono qui per capire, e per proteggere gli interessi legali dei commercianti cinesi che pagano le tasse e sono in regola». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Aprile 2007
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