Il tiro da tre e Capin rianimano la Whirlpool: playoff ancora possibili

Varese batte Scafati (84-74) in un clima a tratti surreale. Lo sloveno protagonista dopo lo show di Apodaca (36 punti); ribaltata la differenza canestri

Serviva un forte colpo di defibrillatore per rianimare una Whirlpool oltre l’orlo del collasso con quattro sconfitte consecutive sul groppone, e la scossa è giunta nel turno casalingo contro la Legea Scafati. Una scarica che arriva da un’arma – il tiro da tre – che quando funziona è letale (12/24), caricata in particolare dal pistolero Capin. Lo sloveno è l’eroe di giornata con i suoi 24 punti e il 100% nelle bombe e ha guidato una squadra che questa volta ha mostrato tanta volontà di fare bene in tutti i suoi elementi. Le nubi però non si allontanano dal cielo sopra Masnago, nonostante il riaggancio alla zona playoff: Holland non ha giocato, in teoria per un’infiammazione ai tendini mentre sugli spalti la gente biancorossa ha litigato parecchio. Ultras e tifosi comuni si sono beccati più volte, scatenando anche un moto di stizza indirizzato alla curva del gran capo Gianfranco Castiglioni. Poi per fortuna il risultato (84-74) ha messo tutti d’accordo, anche perché in un ultimo minuto da batticuore i biancorossi hanno ribaltato il meno 8 dell’andata, vendicando così lo scippo dell’arbitro Sabetta.

COLPO D’OCCHIO – E’ una curva Nord desolatamente vuota quella che accoglie Varese e Scafati per il 30° turno di serie A. Eloquente lo striscione steso sotto il tabellone: “Dignità? Onore? Rispetto? Cercate sul vocabolario”. Alla lettura delle formazioni piovono fischi per la Whirlpool con punte record verso Magnano; applausi invece per Norman Nolan, ex di giornata. Alla contesa però le tribune non mancano di battere le mani alla formazione biancorossa.

PALLA A DUE – A complicare le cose in casa varesina c’è anche l’assenza di Delonte Holland, ufficialmente per un dolore al tendine che gli ha impedito di allenarsi dopo la gara di Livorno. Al suo posto Magnano manda Hafnar in quintetto. Per Alibegovic c’è Datome unico italiano, a supportare la stella Apodaca.

LA PARTITA I canestri di Carter regalano i primi punti a una Whirlpool che appare piuttosto determinata. Quando alla guardia si aggiunge Galanda i padroni di casa costruiscono un parziale per il 15-8. Apodaca rintuzza con un gioco da quattro punti e una tripla in faccia a Carter (18-15). Il portoricano chiude la prima frazione con 15 punti, nel 25-22 varesino del 10’.

Dopo la prima sirena rientra al palasport la Gbr, che prima sceglie la via del silenzio, poi invoca pietà ad alta voce. Si riparte con tanti errori rotti dalle triple di Keys e Apodaca. Al 25’ Lauwers pareggia a quota 30. Ad accendere la contesa sono Hafnar e il mostruoso Apodaca che lancia il vantaggio ospite sul 35-39. La stella del Portorico, sul quale si alternano tutti gli esterni biancorossi, tocca un’incredibile quota 29 che non basta a Scafati a chiudere in testa a causa della tripla di Capin (43-43).

Cinque punti di Nolan riportano avanti la Legea a inizio ripresa mentre Capin alterna una tripla a un paio di letture sbagliate in regia. Intanto sugli spalti anche i tifosi iniziano a beccarsi tra di loro (la curva da una parte, le gradinate dall’altra) tanto per completare il "capolavoro" di questi giorni. Per la cronaca, anche Gianfranco Castiglioni perde le staffe in direzione degli ultras. Nel marasma Scafati va a +6, poi Carter accorcia con una schiacciata dopo una palla recuperata. I problemi permangono però in difesa, visto che i campani non sbagliano un colpo. All’ultimo intervallo i gialloneri sono avanti 61-64.

IL FINALE – Capin pareggia con la quinta tripla su altrettanti tentativi, e c’è pure qualche non fischio arbitrale a fermare le azioni del possibile vantaggio, che infine arriva ancora con il play (66-64). A 6’ dalla fine Galanda completa un 8-0 biancorosso ma poi commette il quarto fallo. Nolan offre ossigeno alla squadra di un Alibegovic che continua impunito a protestare. Se Fernandez continua a litigare con il canestro, ci pensa De Pol a mettere il siluro del +5. Apodaca, a lungo in letargo, torna a segnare a 70" dal termine ma stavolta è Carter a inventare la magia che sigilla il risultato. Ma non è finita: c’è ancora il tempo per Sandro De Pol di infilare la tripla che ribalta la differenza canestri. Un raggio di sole: ora si lavori per non farlo rimanere isolato.

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IL PROTAGONISTA – Si capisce fin dal titolo chi è l’uomo del giorno in casa Whirlpool. Alexandar Capin, mister 6/6 da tre punti, riesce a far dimenticare con le sue invenzioni vincenti una regia non proprio limpida. Menzione doverosa per Rick Apodaca, semplicemente mostruoso per tutta la prima frazione.

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IL TABELLINO

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Pubblicato il 22 Aprile 2007
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