Infermiere aggredito in pronto soccorso

Un uomo ha scavalcato l’area triage e si è avventato contro un infermiere professionale: ne avrà per cinque giorni. “Siamo in balìa di ubriachi e sbandati”

Un infermiere del pronto soccorso è stato aggredito questa sera, 26 aprile, al pronto soccorso dell’ospedale di Varese. L’aggressione è avvenuta attorno alle 19.20; subito dopo è stata avvisata la polizia che è intervenuta raccogliendo la denuncia del sanitario, che ha subìto lesioni per una prognosi di cinque giorni. Una contusione al collo, prodotta da un pugno che un uomo ha sferrato all’improvviso e senza motivo. I fatti sono stati riportati dallo stesso infermiere professionale; per ragioni di riservatezza non riportiamo le sue generalità: «Stavo uscendo da una sala visite per accompagnare fuori un paziente sulla sedia a rotelle – spiega – quando ho visto un collega che cercava di trattenere un uomo, in evidente stato d’ebbrezza e che aveva appena scavalcato l’area triage (l’accettazione, dove i pazienti si rivolgono al personale medico non appena entrati nel pronto soccorso ndr). Questa persona mi si è avvicinata, bloccandomi le braccia alla carrozzina e dicendo frasi sconclusionate. Pensavo che volesse parlarmi, quando all’improvviso mi ha sferrato un pugno al collo lasciandomi attonito e dolorante, per sparire subito dopo». L’infermiere è stato soccorso dai colleghi. I medici lo hanno immediatamente visitato e dichiarato guaribile in cinque giorni.
Subito dopo è stata avvisata la polizia. «Abbiamo chiamato la forza pubblica componendo il numero del presidio interno all’ospedale, quello nei pressi del vecchio pronto soccorso – spiega l’infermiere – ma era occupato: a quel punto non abbiamo potuto fare altro che chiamare il 113».
Oltre alla lesione subita e allo spavento del collega, resta da parte del personale del pronto soccorso la rabbia per aver assistito ad un episodio di violenza sul posto di lavoro. «Solo pochi giorni fa abbiamo registrato un’altra aggressione che si è consumata nel pronto soccorso ai danni di un medico – racconta ancora l’infermiere – è una situazione insostenibile, soprattutto in giornate di lavoro come queste, che stanno diventando la norma, dove il triage è pieno di gente: già è difficile sopportare questi carichi di lavoro: dover pensare anche alla propria incolumità rappresenta una condizione di lavoro inaccettabile; valuterò con un legale l’ipotesi di rivalermi sull’Azienda. Qui l’accesso al pronto soccorso è più facile che nella vecchia struttura. Specialmente la sera siamo in balìa di ubriachi e sbandati che vanno e vengono ad ogni ora».
Come riportato da Varesenews, la questione sicurezza rappresenta oramai una vera e propria emergenza per il pronto soccorso. Solo martedì scorso, il 24 aprile, lo stesso direttore generale Carlo Pampari aveva affermato che in attesa del trasferimento del posto di polizia al nuovo monoblocco, avrebbe attivato un servizio di vigilanza interno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Aprile 2007
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