Poliziotti come impiegati d’ufficio e scatta la protesta
Assemblea al commissariato di Gallarate. I sindacati: attività di investigazione sacrificata per il disbrigo di pratiche d'ufficio
Poliziotti in rivolta. Pacata, ma sempre di rivolta si tratta. A dire la loro, per bocca del sindacato Siap-Uil, sono gli agenti in forza alle “Volanti” del Commissariato di Gallarate.
Sabato 21 aprile in molti hanno partecipato ad un’assemblea per discutere alcune questioni legate all’organizzazione del reparto.
Ne è emerso un comunicato in cui si chiede di risolvere le anomalie organizzative e gestionali al più presto, per garantire agli agenti di poter continuare ad operare al meglio.
Il grave disagio, si legge in un comunicato firmato da Siap-Uil, coinvolge “gran parte del personale turnista delle Volanti, quello cioè che assicura il Pronto Intervento ventiquattro ore al giorno. E’ emersa anche una lunga serie di anomalie organizzative e gestionali ormai croniche, che rispetto a quanto accade negli altri Reparti dipendenti dalla Questura, influenzano in negativo anche il servizio reso ai cittadini: ad esempio l’ufficio denunce prevede l’apertura solo dalle 8 e 30 alle 13e 30”.
Ma a chiedere una riorganizzazione del reparto sono soprattutto gli agenti coinvolti nell’attività di investigazione. “Sono molto le limitazioni – si legge ancora nel comunicato -: la costante riduzione dello straordinario, al punto che oggi queste risorse sono appiattite allo stesso livello dei settori “burocratici” (ma come si può pensare di poter sviluppare una seria azione investigativa solo nell’arco dell’orario di servizio programmato?). L’organico del settore investigativo che è stato man mano sempre più assottigliato e in più non si perde occasione per impiegare il personale in servizi di natura generica, col risultato di indebolire permanentemente la potenzialità operativa.
La situazione è resa ancora più critica in quanto elementi qualificati della Squadra Investigativa sono impiegati quasi esclusivamente per il disbrigo di pratiche d’ufficio, o distaccati per provvedere a compiti rientranti in altri settori”.
E poi la “denuncia” : “Questo insieme di fattori, determina il verificarsi di situazioni scandalose, come quella che ha visto recentemente rimanere un solo operatore a seguire indagini molto impegnative e delicate, perché – per effetto dell’attuale gestione – il rimanente personale è stato distolto per l’impiego nell’attività ordinaria”.
“Malgrado le gravi carenze a cui la Squadra Investigativa Informativa è da tempo sottoposta – concludono amareggiati i sindacati -, di sicuro agli operatori non mancano la voglia e la determinazione, ma ogni giorno devono fare i conti anche con i gravi effetti negativi che questa singolare erosione di risorse riflette su un’attività delicata ed insostituibile.
Ecco quindi che il sindacato diviene lo strumento attraverso cui cercare di ottenere l’attenzione e le risorse necessarie a fornire quelle risposte che chiunque dovrebbe preoccuparsi di trovare, in una zona che è fortemente colpita dall’incidenza criminale: Gallarate non è certo un’isola felice”.
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