Primo Maggio, sindacati e centri sociali insieme in corteo
Oltre 100mila i manifestanti attesi in città, assente “giustificata” Letizia Moratti. La manifestazione contro precariato e morti bianche
“L’Italia riparte dal lavoro. Sviluppo, diritti, legalità, sicurezza sul lavoro”. E’ questo lo slogan che animerà i lavoratori milanesi pronti a scendere in piazza domani, martedì 1 maggio 2007, nel tradizionale corteo animato dai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL.
Un serpentone che muoverà i suoi primi passi ai bastioni di Porta Venezia (ritrovo previsto per le 9.30) per poi spostarsi in direzione di piazza San Babila, corso Europa, piazza Fontana, via Arcivescovado e Piazza Duomo. Dove verrà allestito il tradizionale palco per ospitare i discorsi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Onorio Rosati, Fulvio Giacomassi e Walter Galbusera. Ma dove, come ha già reso noto Palazzo Marino in una nota, non potrà essere presente il sindaco Letizia Moratti, decisione – pare – indipendente dalla volontà della prima cittadina meneghina, ma che non ha mancato di lasciare l’amaro in bocca ai rappresentanti delle tre associazioni sindacali, dichiaratisi “estremamente dispiaciuti” visto anche il recente e personale invito all’Amministrazione a partecipare con tanto di gonfalone e banda municipale . “Il corteo dell’1 maggio – ha commentato Fulvio Giacomassi della Cisl – è un appuntamento denso di significato, e ancor più lo sarà quest’anno vista la decisione di dedicarlo alla questione delle morti bianche e degli incidenti sul lavoro. Una piaga che cresce di giorno in giorno e soprattutto a Milano, dove il numero di incidenti sul lavoro è superiore a quello di qualunque altra località d’Italia”.
Se Letizia Moratti non potrà essere fisicamente al fianco di tutti i sindacati assicura tuttavia di esserlo “idealmente, augurandomi – ha voluto sottolineare – che si celebri il lavoro come fattore di integrazione e crescita personale, così come elemento indispensabile per la realizzazioni di ciascun individuo”.
Accanto ai sindacati sfileranno i rappresentanti dei centri sociali nella settima edizione di EuroMayday Parade, contromanifestazione in partenza alle 15.00 da Piazza XXIV Maggio e diretta verso corso di Porta Ticinese, via Torino e piazza Duomo, e che avrà per slogan «Contro la precarietà e la guerra. Per l’abrogazione della legge 30, della Bossi-Fini, della legge Moratti. Per costruire l’opposizione sociale al Governo Prodi».
Le oltre 100.000 persone che, stando alle stime rese note dalle forze dell’ordine, dovrebbero raggiungere la città per partecipare cortei, potranno usufruire dei mezzi ATM che funzioneranno, con orario festivo, dalle 07.00 alle 20.00 ma con partenze mattutine delle linee metropolitane posticipate di un’ora rispetto ai normali giorni festivi.
Un serpentone che muoverà i suoi primi passi ai bastioni di Porta Venezia (ritrovo previsto per le 9.30) per poi spostarsi in direzione di piazza San Babila, corso Europa, piazza Fontana, via Arcivescovado e Piazza Duomo. Dove verrà allestito il tradizionale palco per ospitare i discorsi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Onorio Rosati, Fulvio Giacomassi e Walter Galbusera. Ma dove, come ha già reso noto Palazzo Marino in una nota, non potrà essere presente il sindaco Letizia Moratti, decisione – pare – indipendente dalla volontà della prima cittadina meneghina, ma che non ha mancato di lasciare l’amaro in bocca ai rappresentanti delle tre associazioni sindacali, dichiaratisi “estremamente dispiaciuti” visto anche il recente e personale invito all’Amministrazione a partecipare con tanto di gonfalone e banda municipale . “Il corteo dell’1 maggio – ha commentato Fulvio Giacomassi della Cisl – è un appuntamento denso di significato, e ancor più lo sarà quest’anno vista la decisione di dedicarlo alla questione delle morti bianche e degli incidenti sul lavoro. Una piaga che cresce di giorno in giorno e soprattutto a Milano, dove il numero di incidenti sul lavoro è superiore a quello di qualunque altra località d’Italia”.
Se Letizia Moratti non potrà essere fisicamente al fianco di tutti i sindacati assicura tuttavia di esserlo “idealmente, augurandomi – ha voluto sottolineare – che si celebri il lavoro come fattore di integrazione e crescita personale, così come elemento indispensabile per la realizzazioni di ciascun individuo”.
Accanto ai sindacati sfileranno i rappresentanti dei centri sociali nella settima edizione di EuroMayday Parade, contromanifestazione in partenza alle 15.00 da Piazza XXIV Maggio e diretta verso corso di Porta Ticinese, via Torino e piazza Duomo, e che avrà per slogan «Contro la precarietà e la guerra. Per l’abrogazione della legge 30, della Bossi-Fini, della legge Moratti. Per costruire l’opposizione sociale al Governo Prodi».
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