Pro dall’inferno al paradiso. Alla fine è purgatorio

Pro Patria - Venezia 2-2. Spettacolare pareggio fra tigrotti e lagunari, ma il punto non soddisfa. A segno Mei, Rosso e Temelin, poi l'autogol di Capelletti

Pareggio a suon di gol fra Pro Patria e Venezia, al termine di novanta minuti emozionanti e a dir poco spettacolari. Il 2-2 finale scontenta tutti, perché col punto conquistato oggi Temelin e compagni restano in zona playout, mentre i lagunari vedono la vetta della classifica allontanarsi sempre più. In svantaggio di un gol (rete di Mei), i tigrotti hanno ribaltato l’incontro con l’uno-due firmato da Rosso e Artico, prima che la sfortunata autorete di Capelletti riportasse il match in parità. 

FISCHIO D’INIZIO – La notizia del giorno è il ritorno dal primo minuto di capitan Tramezzani, che si colloca sul versante sinistro della difesa biancoblu. Nello stesso reparto, Giani sostituisce l’infortunato Perfetti, mentre in cabina di regia De Cristofaro affianca Pessotto con Ticli esterno destro. In attacco il consueto tandem formato da Artico e Temelin.

Nel Venezia non c’è il bomber Moro: al suo posto Nello Di Costanzo schiera il giovane Momentè (scuola Inter), mentre è confermato l’impiego dell’esperto Paolo Poggi. In porta Aprea conserva il posto da titolare nonostante il recupero di Lotti, out per diverse settimane a causa di un infortunio. 

PRIMO TEMPO – Inizio shock per la Pro Patria: al sesto minuto gli ospiti sono già in vantaggio grazie al guizzo vincente di Mei, che spalle alla porta raccoglie una punizione di Collauto e supera Capelletti nonostante la pressione dei difensori biancoblu. A dire il vero alcuni banali errori in disimpegno avevano già messo in allarme il pubblico di casa, ma un gol a freddo è quanto di più negativo ci si potesse immaginare.

La reazione dei tigrotti è immediata, con Temelin che dopo appena un minuto impegna Aprea prima di cercare un rigore inesistente e farsi ammonire per simulazione. Il più attivo fra i tigrotti è Tramezzani, i cui calci di punizione non trovano compagni pronti all’intervento risolutore, e così al 26’ il capitano della Pro decide di fare tutto da solo, ma la respinta di un difensore veneto impedisce ai biancoblu di raggiungere il pareggio.

Nonostante l’impegno profuso, l’undici di casa fa fatica ad imbastire manovre degne di tale nome, e così il Venezia non ha difficoltà nell’amministrare il prezioso vantaggio. Il gioco della Pro appare quanto mai disordinato, con un Tramezzani tuttofare non supportato a dovere dai compagni. La prima frazione si conclude quindi con gli ospiti in vantaggio di un gol: il risultato forse non rispecchia in pieno l’andamento del match, ma dai tigrotti ci si aspettava sicuramente qualcosa in più. 

RIPRESA – Loris Dominissini corre subito ai ripari inserendo Rosso al posto di Ticli. Pro a trazione anteriore quindi, con tre attaccanti di ruolo e una mezzapunta (Trezzi) per provare a ribaltare l’esito della gara. Ed è proprio Trezzi a rendersi pericoloso quando il cronometro segna il terzo minuto: bella la percussione sulla sinistra, ma il destro a rientrare non impensierisce Aprea.

E’ un secondo tempo molto più divertente del primo, complice il nuovo assetto tattico della Pro, che favorisce numerosi capovolgimenti di fronte: Momentè e Artico ci provano da buona posizione, Cappelletti e Aprea bloccano senza problemi.

Al dodicesimo la prima vera occasione-gol per Temelin, bravo a infilarsi fra due difensori del Venezia prima di farsi ipnotizzare da Aprea in uscita. Sulla respinta palla a Rosso, la cui conclusione è ribadita in rete dallo stesso Temelin, ma in fuorigioco. La Pro sembra però tutta un’altra squadra, e il pareggio non tarda ad arrivare: ci pensa Rosso a togliere le castagne dal fuoco infilando l’estremo difensore ospite con una strepitosa rovesciata. Per l’attaccante bustocco si tratta del terzo centro stagionale, un gol che restituisce entusiasmo in casa Pro Patria.

Ma non è finita qui, perché due minuti dopo i tigrotti passano addirittura in vantaggio grazie ad Artico, bravo a superare Aprea con un destro millimetrico. L’attaccante piemontese festeggia la quinta rete in campionato, la seconda consecutiva, mentre dalla tribuna il presidente Armiraglio e il sindaco Farioli non stanno più nella pelle.

Ci pensa Paolino Poggi a rovinare la festa biancoblu, e stavolta la sfortuna ci mette del suo, perché sulla punizione dell’attaccante lagunare la palla centra il palo prima di incocciare la nuca di Cappelletti ed entrare in rete. Il terzo gol nel giro di cinque minuti raggela il pubblico dello “Speroni” e fa esplodere di gioia i duecento tifosi giunti da Venezia.

Sul 2-2 si potrebbe pensare che le squadre vogliano rifiatare un po’ in vista del forcing finale, invece niente di tutto questo: al 26’ Temelin fa gridare al nuovo vantaggio, ma il miracolo di Aprea strozza in gola l’urlo dei supporter biancoblu. Sessanta secondi dopo è Cappelletti a compiere un intervento provvidenziale deviando sulla traversa il sinistro fulmineo di Momentè.

Negli ultimi venti minuti il risultato potrebbe cambiare ancora, i capovolgimenti di fronte si sprecano, ma l’imprecisione e la stanchezza prendono il sopravvento. Le espulsioni comminate a Giani e Scantamburlo non cambiano le cose, e il match termina così in parità: un 2-2 inutile per entrambe le squadre, quando al termine della stagione mancano ormai solo cinque giornate

SPOGLIATOI – E’ soddisfatto Loris Dominissini, tecnico della Pro Patria, al termine dello spettacolare pareggio col Venezia: «Oggi ho visto una squadra che ha fatto due eurogol, ha avuto tante occasioni, ma che purtroppo non ha vinto. I ragazzi hanno disputato un’ottima gara, creando grandi difficoltà al Venezia, ed è un peccato non essere riusciti a portare a casa il risultato pieno».

Nonostante i tanti rischi corsi durante la partita, il tecnico friulano evidenzia la prestazione dei suoi e fa i complimenti alla squadra: «Sul 2-2 abbiamo concesso qualcosa, ma nel corso dei novanta minuti abbiamo sempre giocato per vincere: oggi non ci siamo riusciti, ci riusciremo la prossima volta. Bravi tutti e in particolare Tramezzani, che ha tenuto bene il campo nonostante fosse out da più di due mesi».

Deluso invece il tecnico ospite Nello Di Costanzo. Deluso più dalla prova dei suoi che dal risultato finale: «Dopo il vantaggio siamo stati sonnolenti, devo però sottolineare il carattere con cui abbiamo trovato il gol del 2-2. Siamo un po’ amareggiati, ma resta l’orgoglio di una squadra che ha saputo rialzarsi quando sembrava che tutto andasse storto». 

Pro Patria – Venezia 2-2 (0-1)

Marcator : Mei (V) al 6’ p.t.; Rosso (P) al 14 s.t.; Artico (P) al 16. s.t.; aut. di Capelletti (P) al 19’ s.t.

Pro Patria: Capelletti; Candrina, Bruni, Giani, Tramezzani; Ticli (1’ s.t. Rosso), De Cristofaro, Pessotto, Trezzi (35’ s.t. De Agostini); Artico (40’ s.t. Marino), Temelin. A disp.: Arcari, Francioso,, Biava, Ambrosetti. All.: Dominissini.  

Venezia: Aprea; Taccucci, Mayer (41’ s.t. Melucci), Mei, Scantamburlo; Collauto, Romondini, Bono, Pradolin (25’ s.t. Marfia); Poggi, Momentè (32’ s.t. Cocco). A disp.: Lotti, Bovo, Grighini, Rebecca. All.: Di Costanzo.

Arbitro: Vuoto di Livorno (Lenzi e Longo)

Note: giornata serena, terreno in buone condizioni.

Espulsi: Giani (P) al 34’ s.t. e Scantamburlo (V) al 36. s.t., entrambi per doppia ammonizione.

Ammoniti: Temelin, De Cristofaro, Tramezzani e Giani (P); Scantamburlo (V)

Calci d’angolo: 3-3

Spettatori: 1500 circa.

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Pubblicato il 07 Aprile 2007
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