Rave, il sindaco: “La Polizia ha salvato il paese”
Partiti stamattina gli ultimi partecipanti, si tira un bilancio di come sia stata affrontata l'incredibile vicenda della tecno festa
"“Ci sarebbero voluti 600 agenti, un intero battaglione, per sgombrare la zona del rave e cacciare via tutti. Mi hanno spiegato che non sarebbe stata una strada praticabile; oltre tutto sarebbe stata una battaglia dagli esiti incerti". Rave party, il giorno dopo. Clara Fanton, sindaco di Cairate, tira un sospiro di sollievo. Mentre gli ultimi trenta partecipanti alla sbornia tecnomusicale hanno ricevuto l’invito a lasciare Cairate entro le 13, dopo aver dormito sulla macchine in valle, si tirano le fila di un week end fuori dall’ordinario.
Ma come è possibile, si chiedono in molti, che più di mille giovani abbiano occupato abusivamente un’area, abbiano suonato a ritmo infernale per tre giorni e che all’interno sia circolata droga a fiumi, senza che nessuno sia intervenuto?
Semplicemente perché era impossibile intervenire. Dalla Questura spiegano che un intervento diretto sarebbe stato un errore da tutti i punti di vista e la strategia seguita nei tre giorni della festa è coerente con questa considerazione. Contenimento e controllo, le forze dell’ordine hanno seguito il rave organizzando una sorta di cordone sanitario intorno alla ex cartiera Mayer, formato da decine di agenti in borghese, insieme alla polizia locale; un controllo discreto e attento, per impedire che il paese venisse a contato con un rave indesiderato e che nessuno all’interno si facesse del male. Tutto sommato, è stato un successo: nella ex cartiera i ragazzi di mezza Europa hanno fatto un casino infernale, ma la popolazione non ha conseguenze, anche se alcuni abitanti del circondario hanno protestato con vigore per la musica notturna. Ma poteva andare peggio. "Ringrazio la polizia locale e tutte le forze dell’ordine – commenta il sindaco Clara Fanton – hanno fatto in modo che nessuno si facesse male e che il paese non avesse conseguenze".
La decisione di contenere la manifestazione entro il recinto dello cartiera, è stata presa sabato mattina, durante una riunione a cui il sindaco ha partecipato insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, mentre erano decine, centinaia, i ragazzi in arrivo da varie parti d’Italia e d’Europa, sostenuto il consumo di alcolici e, racconta chi c’è stato, anche quello di stupefacenti.
Il sindaco di Cairate Clara Fanton ora è preoccupata: "E’ la prima volta che fanno un rave qui e vorremmo che non ci fosse una seconda volta. Chiederemo una maggiore sorveglianza da parte di Sogeiva, la società che possiede l’area, e poi un incontro con gli altri sindaci della valle Olona. Due settimane fa c’è stato un rave a Castelseprio, e se stessero battendo tutta la valle?".
Un altro rave party venne fatto lo scorso Giugno a Castelveccana. In quella occasione i carabinieri controllarono un centinaio di persone.
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