Sport e comunicazione, binomio vincente: parola di David Messina

IL popolare giornalista televisivo di telelombardia e il campione del Milan Daniele Bonera hanno incontrato i ragazzi dell'istuto superiore Fermi al Cesil

Sport e comunicazione: un binomio su cui si è incentrato l’incontro di questa mattina al Cesil di Castellanza, organizzato per i ragazzi del’istituto superiore Fermi, scuola non statale che a questi ambiti ha appena scelto di dedicare due indirizzi di studio. Per parlare dell’argomento il preside Antonio Vinci ha convocato al Cesil, di fronte al pubblico dei suoi ragazzi, i dirigenti di Pro Patria, Castellanzese, Legnano calcio, ma anche un campione come Daniele Bonera (foto) del Milan e un decano del giornalismo sportivo come David Messina, popolare commentatore nei quotidiani dibattiti sul calcio sulle reti televisive lombarde.

Un incontro che ha voluto sottolienare i valori dello sport, come attività da non contrapporre allo studio ma semmai da integrare con esso per formare la personalità e la volontà del giovane in un mondo in crisi di valori, dove si inizia a giocare a calcio «perchè si fanno soldi» invece di giocare perchè è bello giocare, e dove si crede di poter fare strada a calci… nel sedere (raccomandazioni di manager) invece che con le proprie qualità. Tesi queste ricorrenti negli interventi di Riccardo Guffanti e Angelo Carbone per la Pro Patria, Alberto Affetti per la Castellanzese, Gianni Simone (fratello dell’indimenticato Marco) per il Legnano: direttori e presidenti a simboleggiare tutti i livelli della dirigenza, e un calcio locale, dalla C1 alla prima categoria, ancora vitale.

Della crisi del calcio che conta ha invece parlato David Messina, con il tono di chi già ne ha viste e sentite non poche, ma senza nulla nascondere, e soprattutto non esimendo la stessa categoria dei giornalisti sportivi, di cui è esponente fra i più noti, da qualche responsabilità. Infine Daniele Bonera, per la gioia dei numerosi ragazzi milanisti, ha raccontato la sua felice parabola, che dalla natia Brescia, in compagnia del talento cristallino di Andrea Pirlo, lo ha portato prima a Parma poi alla Scala del calcio, sempre sotto l’occhio di ottimi maestri in campo e fuori, dal grande Paolo Maldini a Mauro Tassotti. Perchè dietro una squadra di successo – e il Milan continua ad esserlo, alemno in Champions League – come Messina sottolinea, vi è una tradizione che non si spezza, e uomini che la portano avanti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Aprile 2007
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