Una chanson moderna e disincantata che parla d’amore come del dolore del mondo

Arrivano dal Belgio i Jaune toujour in concerto venerdì 20 aprile al Sancho Panza

Torna al Sancho Panza la mirabolante carovana di Francesco Casoli, tour manager che negli scorsi mesi ha portato a Varese energici e colorati gruppi come El gafla e Kraafs: musicisti provenienti da Francia, Belgio, Polonia, Algeria al loro primo passaggio in Italia. Tutti accomunati da una forte ricerca musicale tra ritmi e strumenti tradizionali e sperimentazione sonora. Sul palco della sala underground del circolo El Quijote, sotto il Sancho Panza, lo spettacolo è sempre garantito. L’appuntamento con i belgi Jaune toujours è per venerdì 20 aprile alle 22 al Sancho Panza di Varese. Un’intervista a Piet Maris (nella foto), fisarmonica e voce del gruppo, racconta qualche dettaglio sulle origini e la filosofia del gruppo. 

Come e quando nascono i Jaune Toujour?

<< Ci conosciamo dell’università, in una formazione molto diversa ovviamente. Il primo disco è uscito nel 1998, dopo un anno che la band aveva cominciato a pensare alla musica in modo professionale. Da lì in avanti la crescita, come anche alcuni cambiamenti all’interno del gruppo, sono stati costanti. Il gruppo nella formazione e con le sonorità attuali nascono da un fatto strano. Inizialmente suonavo la chitarra elettrica, poi un giorno si è rotta e l’ho dimenticata dal riparatore per circa un anno e mezzo. Allora ho cominciato a suonare la fisarmonica che è diventata una delle nostre caratteristiche ed, intorno a lei, si sono inseriti i vari strumenti a comporre il gruppo, tromba, clarinetto e sax, contrabbasso e batteria. Siamo una rock band che suona strumenti acustici.>>

Come riuscite a conciliare i vostri impegni come gruppo con le numerose altre collaborazioni musicali che avete?

<< Collettivo Choux de Bruxelles apportando la propria energia per la vita del progetto. Collaboriamo con realtà molto diverse tra loro e lo consideriamo una grandissima ricchezza anche a livello motivazionale. I Jaune Toujours sono in qualche modo il nucleo centrale, gli altri gruppi sono come rami di un albero che crescono prendendo la propria direzione ma rimanendo attaccati alle proprie radici.>>

Si dice che la musica di Jaune Toujours sia una miscela esplosiva di varie culture, linguaggi e generi musicali. Da dove vengono tutte quelle influenze esplosive?

<Ici Bruxelles è una canzone tradizionale del carnevale e noi l’abbiamo interpretata al modo dei Jaune Toujours, con la vitalità con cui cerchiamo di comunicare il nostro pensiero. Influenze balcaniche, arabe, spagnole, vengono tutte dalle immagini che ci offre la nostra città, tanto geograficamente centrale in Europa. Così vuole essere la nostra musica, quindi basta una suggestione nuova ed ecco un nuovo pezzo con nuove sonorità. Nemmeno noi sappiamo come sarà il prossimo brano che comporremo.>>

Quale sono i messaggi che volete lanciare attraverso i vostri brani?

<< Un pensiero di pace ed apertura verso l’umanità. Lottiamo per una maggior giustizia attraverso la nostra musica e le nostre opinioni.>>

Il concerto è per venerdì 20 aprile alle 22 al Sancho Panza di via De Crisotoforis 5 a Varese. L’ ingresso è gratuito con la tessera annuale del circolo El Quijote al costo di 5 euro

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Pubblicato il 18 Aprile 2007
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