Ventimila firme per salvare il Ticino

La scarsità d'acqua e l'inquinamento mettono a dura prova il corso d'acqua. Mobilitati i Comuni rivieraschi e le province di Novara, Varese e Milano

Tre giorni di pioggia dall’inizio del mese. 
Senza precipitazioni, ma devono essere piogge abbandondanti, l’emergenza idrica farà presto sentire i suoi effetti.
E gli esperti lanciano l’allarme. Il problema si porrà anche per i nostri corsi d’acqua: quando gli agricoltori cominceranno ad utilizzare l’acqua di fiumi e laghi per irrigare i campi, il livello diminuirà in maniera considerevole.  
E gli appelli non cadono nel vuoto.

Il Coordinamento salviamo il Ticino dopo la grave situazione di inquinamento e scarsità d’acqua manifestatasi nell’estate del 2006 ha promosso una raccolta di firme. La raccolta si chiama patto per la salvaguardia del ticino e in un anno ha visto l’adesione di 20 mila persone.

Nel patto si chiede:

– ai COMUNI RIVIERASCHI, che gestiscono i depuratori (secondo un recente studio dei 71 impianti presenti la maggior parte è inadeguato ed ha un basso grado di efficienza);
– alle PROVINCE di Novara, Varese, Milano e Pavia, cui spetta il rilascio delle autorizzazioni allo scarico ed i controlli con l’ausilio dell’ARPA;
– alle REGIONI PIEMONTE e LOMBARDIA, che hanno in mano il governo della risorsa acqua ed il rilascio delle concessioni di derivazione (a loro spetta il compito di assicurare ai corsi d’acqua il minimo deflusso vitale);
di assumere, nell’ambito delle rispettive competenze, impegni precisi e coordinati a tutela del fiume e delle sue acque.
Nella petizione si chiede, inoltre, che si giunga finalmente alla costituzione di un unico PARCO INTERREGIONALE o – perché no –  NAZIONALE della VALLE del TICINO, processo timidamente avviato nel 1993 con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra le due Regioni Piemonte e Lombardia ma poi rimasto disatteso.
Le due sponde del fiume continuano, così, ancora oggi ad essere governate in maniera indipendente e con regolamentazioni diverse, nonostante l’intero corso del Ticino a valle del Lago Maggiore sia stato dichiarato nel 2002 Riserva della Biosfera dall’Unesco e sia tutelato dall’Unione Europea come area SIC e ZPS in base alle Direttive Habitat e Uccelli.

Comesi diceva la raccolta di firme – iniziata a settembre 2006 – ha trovato il sostegno convinto delle popolazioni rivierasche tant’è che 50 sono state le associazioni ed i gruppi che hanno aderito all’iniziativa e 20.000 le sottoscrizioni raccolte. Una cifra fortemente simbolica visto che il Parco del Ticino venne istituito nel 1974 proprio sulla scia di un’analoga mobilitazione popolare (anche nel ‘72, infatti, le firme raccolte furono 20.000).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Aprile 2007
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