Magdi Allam “assessore mancato” al Comune di Busto
Allam consulente del Comune? «No, è solo mio consigliere speciale per l'integrazione» smentisce Farioli, che conferma comunque di aver pensato in passato di nominarlo assessore
Magdi Allam (foto) consulente del Comune di Busto Arsizio: questa la notizia diffusasi in questi giorni e che dal suo buen retiro di Limone sul Garda il sindaco Gigi Farioli prontamente smentisce. «È una tipica boutade giornalistica parlare di Magdi come consulente» osserva il primo cittadino. «Un conto è il ruolo di consulente, un conto quello di consigliere speciale del sindaco per identità e integrazione che lui di fatto già ricopre. Quella fra me e Magdi è un’amicizia solida, basata sulla condivisione delle battaglie per l’identità culturale e i diritti civili, contro l’ideologia terrorista, per la libertà e la vita».
L’incarico affidato non ufficialmente ad Allam è a titolo non oneroso, ma Farioli conferma di aver seriamente pensato di nominarlo assessore comunale, salvo poi avervi dovuto rinunciare a malincuore: «Dati i suoi impegni come giornalista non avrebbe potuto garantire la necessaria presenza "sul campo"». No problem: Allam rientrerà in Municipio dalla finestra, sia pure senza stipendio. All’interno del complesso progetto di riorganizzazione degli assessorati presentato a luglio ai partiti, il sindaco lo vedrebbe bene come consigliere speciale per quello dedicato, oltre che alle politiche giovanili, alle problematiche dell’integrazione degli immigrati. Sarebbe dunque questo in prospettiva il ruolo del giornalista italo-egiziano, noto per l’incessante battaglia contro l’integralismo islamico: un nemico insidioso e che ben conosce, nato nel suo Paese d’origine dalla predicazione di Sayyid Qutb, impiccato dal regime di Nasser nel 1966. Un nemico giunto a dominare l’agenda politica mondiale prima con la rivoluzione sciita di Khomeini in Iran, poi con il terrorismo di matrice sunnita di Al-Qaida.
Quella di Allam è una battaglia che lo ha portato, dopo aver ricevuto ripetute minacce di morte, a vivere sotto scorta, e irresistibilmente trascinato, dal punto di vista politico, nell’ambito del centrodestra. E si sa che in Italia tutto, ma proprio tutto, è argomento di polemica e divisione. Qui come in America, il centrodestra dall’11 settembre in avanti ha cavalcato lo scontro di civiltà e capitalizzato i "mal di pancia" legati all’immigrazione e ai problemi da essa causati; il tutto accusando la controparte di debolezza, quando non di complicità – nel caso delle sinistre cosiddette "radicali" – con il babau del momento (ieri il comunismo, oggi l’islamismo militante: la storia si ripete). Da qui il rischio sempre presente di rendere automaticamente di parte anche ciò che dovrebbe essere patrimonio comune, come la giusta condanna dell’estremismo e della violenza. Ma Farioli sembra già pronto a rispondere a eventuali critiche a suon di assi nella manica.
Allam sarà prossimamente a Busto Arsizio, il 20 settembre per presentare il suo nuovo libro "Viva Israele", e il 29 per "Cento di questi giorni", iniziativa in cui saranno premiati i giovani diplomatisi con 100/100 all’esame di maturità. Questi ragazzi, se lo desiderano, potranno a loro diventare "consiglieri speciali per il futuro della città".
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