A Varese il Congresso nazionale della Società dell’anca

Si svolgerà i prossimi 18 e 19 ottobre l'annuale riunione per fare il punto sulle tecniche chirurgiche e i nuovi materiali

Nei giorni 18 e 19 ottobre si svolgerà a Ville Ponti il Congresso Nazionale della Società dell’Anca, sotto la Presidenza del Prof. Paolo Cherubino, Direttore del Dipartimento di Scienze Ortopediche e Traumatologiche dell’Università dell’Insubria – Ospedale di Circolo, nonché attuale Presidente della stessa Società.
Il programma scientifico prevede 70 relazioni, 4 simposi e 2 lezioni magistrali, presentate dai massimi esperti nazionali del settore e da ospiti stranieri di prestigio.

Quando si parla di chirurgia dell’anca si fa soprattutto riferimento alle protesi articolari, dispositivi impiantati con sempre maggiore frequenza per sostituire articolazioni gravemente danneggiate da processi degenerativo-infiammatori o da gravi eventi traumatici. La rilevanza del problema è enorme per due motivi: da un lato il progressivo invecchiamento della popolazione, che comporta una sempre maggiore incidenza di artrosi dell’anca (coxartrosi), dall’altro la necessità di garantire ai soggetti sofferenti per queste patologie una migliore qualità della vita per parecchi anni.

Nel 2006 circa 80.000 pazienti sono stati sottoposti alla sostituzione protesica dell’anca in Italia e questo numero è in costante aumento. Lo stesso trend si osserva per gli interventi di revisione, ovvero la sostituzione di un impianto non più funzionale o doloroso: questa chirurgia è più complessa di una protesizzazione primaria, comporta una maggiore rischio di complicanze e spesso i risultati non sono così soddisfacenti come per i primi impianti. Da qui la necessità di discutere e confrontare le esperienze dei diversi Centri per migliorare la prognosi di questi pazienti, altrimenti costretti a muoversi con molta difficoltà.

Le tematiche presentate nel Congresso sono molto tecniche e specialistiche, ma l’obiettivo di fondo è quello di ricercare soluzioni sempre più efficaci per affrontare con successo questo difficile campo chirurgico.

Ampio spazio sarà anche dedicato alla prevenzione della coxartrosi. La possibilità di poter evitare o quanto meno ritardare l’evoluzione verso un danno irreversibile dell’articolazione è l’obiettivo che da sempre si prefiggono gli ortopedici. Si pensi alla displasia congenita dell’anca, una patologia di comune riscontro caratterizzata da un’alterata conformazione dei capi articolari: se lasciata a se stessa, questa malattia conduce ad una grave artrosi in età giovanile, quando l’impianto di una protesi è quanto meno sconsigliabile. Ecco allora la necessità di sviluppare e praticare una chirurgia alternativa a quella protesica, una chirurgica “conservativa” e non “sostitutiva”, con interventi volti a ripristinare normali rapporti tra i capi articolari, in modo che gli stessi possano essere sottoposti alle comuni sollecitazioni senza essere danneggiati precocemente.

Nella prevenzione delle patologie articolari non si possono ignorare i nuovi orizzonti offerti dalle Biotecnologie. Oggi si sente parlare sempre più spesso di ingegneria tissutale, di cellule staminali, di rigenerazione dei tessuti, ma la loro applicazione clinica è ancora molto limitata nella terapia dell’artrosi. Il Congresso di Varese dedicherà una sessione sulle luci e le ombre di queste metodiche per evitare di creare illusioni e false aspettative non solo tra i pazienti, ma anche tra i medici. L’argomento è di grande interesse per l’impatto economico sulla nostra società: se infatti un corretto uso delle Biotecnologie si potrà tradurre in un risparmio futuro, una loro cattiva applicazione porterà soltanto ad un incremento della spesa sanitaria senza apportare alcun beneficio ai pazienti. Da qui la necessità di fare chiarezza.

Il Prof. Paolo Cherubino è riuscito a riunire a Varese i principali ricercatori e clinici che dedicano la loro vita professionale allo studio di questi problemi: il Congresso Nazionale dell’Anca è un’occasione importante per confrontare queste diverse esperienze, con l’obiettivo di trovare soluzioni terapeutiche sempre più valide per le patologie che affliggono questa articolazione

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Ottobre 2007
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